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''Davanti al Crocifisso deponiamo le armi della maldicenza''

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Il solenne pontificale preceduto dal tradizionale corteo con il vescovo e le autorità

MONREALE, 3 maggio – Nel giorno della solennità del Santissimo Crocifisso è stato celebrato in Collegiata il tradizionale pontificale. Oggi è il giorno della processione e, come da tradizione, essa è preceduta dal pontificale che in questa giornata è stato celebrato dall’arcivescovo Gualtiero Isacchi alla presenza delle autorità cittadine.

La celebrazione è stata preceduta come da tradizione dal corteo con cui le autorità cittadine e militari e i componenti della confraternita del Santissimo Crocifisso si sono recati in Collegiata per la solenne funzione. Prima della messa solenne i rappresentanti della confraternita e delle autorità cittadine e militari, accompagnati dalla banda musicale, sono andati a prendere il vescovo a Palazzo Arcivescovile, per accompagnarlo fino alla Collegiata, assieme al clero, dove ad attenderli c’erano Don Nicola Gaglio e Don Luca Leone.

Durante la sua omelia monsignor Isacchi ha affermato: «Gesù è stato ucciso da una combinazione di due fattori: la falsa testimonianza e l’invidia. Tutto questo è un’arma che uccide gli innocenti, quanta gente ancora oggi è uccisa da queste armi che non fanno rumore, non spargono sangue, ma fanno tanto male. Gesù Crocifisso, amore senza limiti, è stato ucciso dalla maldicenza. Smettiamola di cercare la gloria del mondo a svantaggio degli altri. Rinnoviamo, fratelli e sorelle, - ha concluso l’arcivescovo- la nostra adesione al Crocifisso come modello, come modo in cui stare nelle relazioni, vivere la famiglia, il lavoro. Riscriviamo il nostro modo di esserci a partire da Crocifisso. Portare l’effigie del Crocifisso in processione significa annunciare a tutti la nostra personale scelta di vita e proporre lui come modello di umanità nuova».

 

 





· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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