Aggiornamenti da ENADA 2024: Riordino del gioco online e Sfide del Settore

Appena conclusa, la recente edizione di ENADA 2024, manifestazione italiana dedicata al Betting e all’iGaming, ha registrato una eccezionale partecipazione da parte degli operatori del settore.

Quest'anno l'evento è stato particolarmente significativo, con un’attenzione sulle novità e le modifiche introdotte dalla riforma del gioco online. Tra discussioni animate e scambi di vedute, esperti e addetti ai lavori hanno avuto l'opportunità di confrontarsi e dibattere sulle implicazioni e sulle sfide future che la riforma del gioco online impone.

Francesco Cannatella, responsabile del progetto PVR.bet - l’unica agenzia specializzata nell’assistenza ai PVR - figura di spicco ed attento osservatore delle evoluzioni normative del settore, ha preso parte attivamente all'evento, evidenziando alcune punti di grande interesse anche per la nostra regione.

In questa intervista, affronteremo i temi caldi sollevati da Cannatella, che, lontano dall'adozione di toni polemici, emerge come una voce critica e profondamente coinvolta, sottolineando principalmente le sue preoccupazioni relative all'occupazione, ma anche la perdita di un'opportunità significativa per una riforma integrata con quella del settore fisico, al fine di garantire maggiore flessibilità e legalità al settore.

Sfide urgenti e preoccupazioni

Redazione: Francesco, nell'ambito dell'ultima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, quali ritiene siano le sfide più urgenti che il settore del gioco legale on line deve affrontare?

F.C: Senza dubbio la questione dell'occupazione. Esiste una crescente preoccupazione che le nuove restrizioni, unitamente agli aumenti nei costi di concessione, possano indurre una riduzione generale dell'attività del settore, con conseguenti rischi di perdita di posti di lavoro.

Questo rischio è particolarmente elevato per le medio-piccole imprese concessionarie, che si trovano a dover affrontare oneri finanziari aggiuntivi difficilmente sostenibili. Inoltre, una sfida significativa riguarda la sopravvivenza dei PVR (punti vendita e di ricarica): questi, sebbene rappresentino un pilastro fondamentale per l'economia della raccolta del gioco online nel nostro Paese, con l'introduzione di nuovi obblighi normativi si trovano a rischio chiusura, minando così l'intera struttura del settore.

Redazione: Riguardo alla riforma, quali aspetti pensi avrebbero potuto essere gestiti meglio? Quali sono le principali criticità?

F.C: Un punto critico è la scomparsa delle "skin", che in Italia avevano preso piede, diventando un elemento distintivo per i giocatori, legati ai loro brand. Ora, questo cambiamento rischia di creare confusione tra i giocatori, abituati a identificarsi con queste piattaforme. Inoltre, molte skin avevano collegati dei punti vendita di ricarica (PVR), ora a rischio di sparire.

Questa tematica avrebbe potuto essere regolamentata meglio, garantendo legalità e sicurezza, e potenzialmente introducendo gettito o costi specifici per le skin, portando vantaggi all'erario. Una gestione diversa avrebbe potuto apportare benefici sia in termini di entrate per lo Stato sia nella regolamentazione del settore, proteggendo al contempo le piccole concessionarie.

Redazione: Francesco, cosa prevedi accadrà subito dopo la pubblicazione ufficiale della normativa?

F.C: Mi aspetto una serie di ricorsi legali. I concessionari più piccoli, che hanno lavorato duro per crescere nel mercato, vedranno queste nuove regole come grandi ostacoli. Sembra che la riforma favorisca solo i grandi nomi, quasi come se fosse fatta apposta per loro. Questi ricorsi, secondo me, sono una reazione ovvia di chi si trova davanti a regole che sembrano proteggere solo i più grandi del settore.

Impatto occupazionale e associazioni di categoria

Redazione: Considerando queste preoccupazioni, quali potrebbero essere le soluzioni per mitigare l'impatto della riforma sui ricorsi e sull’occupazione?

F.C: Vanno riviste le regole per essere giusti con tutti, specialmente con le piccole aziende concessionarie. Incoraggiare la formazione di gruppi di imprese potrebbe essere una soluzione per superare insieme le difficoltà economiche e capire meglio come adattarsi alle nuove regole, proteggendo così i posti di lavoro. Inoltre, un dialogo costruttivo tra il governo e le aziende del settore può prevenire i ricorsi legali e mantenere il settore attivo, soprattutto considerando che molte di queste aziende gestiscono anche le scommesse fisiche.

Redazione: Quale ruolo vedi per le associazioni di categoria in questo contesto?

F.C: Le associazioni di categoria, hanno un ruolo cruciale nel rappresentare gli interessi di tutti gli operatori, specialmente in tempi di grandi cambiamenti. Potrebbero fungere da mediatori per facilitare il dialogo tra il settore e il governo, oltre a fornire supporto pratico ai concessionari per adattarsi alle nuove normative.

Redazione: Ci sono scommettitori o reti commerciali che possono trarre vantaggio da questa riforma?

F.C: Difficile da dire. Questa riforma non sembra pensata a tutela degli scommettitori, e ancor meno dei consumatori. Sebbene si parli di prevenzione della ludopatia, non offre una vera tutela ai giocatori, tendendo piuttosto a disorientare. Sin dalla presentazione della bozza, noi addetti ai lavori abbiamo condiviso un sentimento di preoccupazione unanime, emerso chiaramente durante gli scambi di idee, le conferenze, i post sui blog e, in particolare, all'evento di ENADA ‘24.

 

Prevale la paura che la riforma possa favorire il ritorno al mercato illegale, un ambito non solo privo di gettito fiscale ma anche pericoloso per i giocatori, esponendoli al rischio di ludopatia.

Futuro ed evoluzione del gioco online

Redazione: Infine, come pensi che il settore possa evolvere nei prossimi anni in risposta a queste sfide?

F.C: Il gioco concessorio in Italia ha già superato molti cambiamenti normativi e fiscali. È vero, siamo stati messi sotto pressione e tassati più che in qualsiasi altro paese europeo. Da anni, seguo queste evoluzioni da vicino. Nonostante le difficoltà attuali, vedo ancora possibilità per adattarsi.

I migliori PVR scommesse hanno sempre saputo adattarsi e valorizzare il territorio e filiera del gioco legale. Gli operatori capaci di "sopravvivere" possono diventare più forti, ma solo lavorando per un mercato giusto e responsabile, unendo le forze per affrontare le sfide, senza lasciare il controllo del mercato del gioco online, uno dei più grandi in Europa, a poche multinazionali.