Per una Monreale sempre più smart: quattro nuove app che promuovono il territorio e fanno dialogare il comune e il cittadino

Presentata oggi l’iniziativa “Monreale Virtuale". Ecco in che cosa consiste

MONREALE, 5 marzo – Monreale virtuale per un beneficio reale. Sembra uno slogan, ma non lo è. Si tratta “soltanto” di quattro App, il cui proposito, però, è decisamente ambizioso: quello, così come ha osservato il segretario generale del comune, Giovanni Impastato, di rendere la città sempre più “smart”.

Il progetto, la cui realizzazione si è resa possibile grazie ai fondi del Pnrr, vuole condurre la cittadina normanna verso quella transizione digitale che ormai è diventata parola comune nel lessico odierno, ma che ancora, soprattutto per quel che riguarda la pubblica amministrazione, non è poi sempre così scontata.
Prova ne sia che Monreale è tra i primissimi comuni in Sicilia a compiere questo passo digitale (prima di Palermo, Messina e Catania) ed uno tra i primi dieci in tutto il Sud Italia.

L’obiettivo punta decisamente in alto e se sotto l’aspetto turistico si mira a fare sostare maggiormente i visitatori, soprattutto quelli “avventizi”, facendo conoscere loro monumenti, strutture ricettive e luoghi di ristoro, sotto quello della vita quotidiana, l’iniziativa si pone come “mission” il dialogo fra il cittadino e la pubblica amministrazione.

Con l’App “Visit Monreale”, sarà possibile conoscere almeno 25 siti di interesse artistico, che sono stati elencati e descritti, grazie anche al prezioso contributo della diocesi. Ma sarà possibile anche sapere dove si potrà dormire, mangiare, degustare delle buone bottiglie di vino o prodotti tipici, dove sarà possibile acquistare oggetti della tradizione artistica monrealese: ceramiche o mosaici in primis. Ma fra qualche mese saranno disponibili anche le audioguide, con la possibilità di scegliere fra sei lingue diverse (italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco e cinese).

L’altra importante sfida di questo passo verso il futuro è quella che vuole creare un rapporto diretto tra il cittadino ed il comune, perché quest’ultimo, così come è stato sottolineato, diventi una “casa di vetro”. In pratica, entrando con lo “Spid” o con la “Cie” (le App sono “Io”, “Smart PA” e “PA Digitale”) si avrà la possibilità di pagare i tributi comunali, chiedere di poter usufruire di alcuni importanti servizi erogati dal comune, come l’iscrizione dei figli al nido o richiedere di poter beneficiare del servizio di mensa o dello scuolabus.

Alcune categorie (patronati o professionisti) potranno chiedere appuntamento con gli impiegati comunali per discutere delle problematiche di loro interesse. Infine, cosa di grande rilievo, ci sarà la possibilità di effettuare delle segnalazioni per malfunzionamenti o per disservizi che affliggono il cittadino: dagli alberi pericolanti, all’illuminazione pubblica carente, ai problemi idrici.

Insomma una sfida importante che il comune vuole vincere. La palla, però, a questo punto, torna nella metà campo della macchina comunale. Occorreranno, risorse, professionalità e soprattutto tanta buona volontà per fornire quelle risposte che i cittadini chiedono e che il comune con questa importante iniziativa si propone di voler dare.