L’evento ha visto pure un’escursione-trekking nei luoghi della Conca d’Oro. LE FOTO
MONREALE, 25 febbraio – Progettato in sinergia col Forum dell'Oreto e il Comitato di Pioppo, e con il patrocinio del Comune di Monreale, l'incontro si è tenuto ieri pomeriggio al Circolo di Cultura Italia.
Sotto la lente focale dell'indagine riflessiva promossa dall'associazione, nella cornice della valorizzazione dei beni culturali, il sistema dei mulini ad acqua e le emergenze etnoantropologiche che punteggiano la valle fluviale dell'Oreto e conservano un forte valore identitario.
Ad aprire il lavori, l'architetto Giuseppe Castellese che ha proposto una ricerca sulla storia e lo sviluppo degli insediamenti produttivi sorti lungo le acque e i canali del bacino idrografico dell'Oreto, con un focus sul sistema idraulico della Sabbucia, nella zona compresa tra le odierne frazioni di Aquino, Molara e Olio di Lino, dove, sino alla fine dell'Ottocento erano attestati, all'incirca, 18 mulini.
Il meccanismo e il funzionamento dei mulini ad acqua e il sistema di captazione delle acque è stato al centro dell'intervento dell'architetto Rosario Favitta, che ha corredato la sua trattazione con interessanti slide illustrative.
La naturalista Ernesta Morabito, vicepresidente di Italia Nostra, ha affrontato il tema della trasformazione del paesaggio fluviale e del rapporto dinamico ed evolutivo tra la comunità e l'ambiente, soffermandosi sulla ricchissima biodiversità che l'ecosistema oreteo possedeva.
Infine Francesco Liotti, coordinatore del Forum per il contratto di fiume e di costa dell'Oreto, ha ribadito la necessità di recuperare le fratture urbanistiche che distanziano la città dal fiume e di riqualificare le aree incurate e depauperate.
Presente alla manifestazione il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, che si è congratulato con tutti i soggetti promotori dell'iniziativa, rimarcando il potenziale culturale dei beni etnoantropologici.
L'iniziativa si è conclusa stamattina con il trekking urbano "I mulini della Sabbucia", una passeggiata guidata dall'architetto Castellese e da Andrea Arcangelo di BCsicilia Monreale lungo le saie e i ruderi dei mulini ancora visibili e apprezzabili nelle frazioni di Aquino, Molara e Olio di Lino.
"Tracce di una civiltà al crepuscolo, i mulini idraulici sono luoghi della memoria da conoscere e tutelare" ha affermato la presidente di BCsicilia Monreale, Romina Lo Piccolo, a consuntivo di un'esperienza che testimonia la ricchezza culturale del nostro territorio.