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Compostiere di comunità in dirittura d'arrivo: l'avvio previsto per dicembre

| Caterina Ganci | Cronaca varia

L'assessore Giuliano: “Ma non confondiamo il sistema di compostaggio con un centro di raccolta o di deposito rifiuti”

MONREALE, 24 novembre – Entro dicembre dovrebbero essere installate e messe in funzione le tre compostiere di comunità. I luoghi individuati sono Fondo Pasqualino ad Aquino; nello spazio vicino la scuola Margherita di Navarra a Pioppo e nell'area baraccopoli a Grisì.

Un’opportunità, quella concessa al comune, vantaggiosa per la salute dell’ambiente e della popolazione ma anche un modo che permetterà ai residenti di ottenere uno sconto sulla Tari.
"L'intervento - spiega Antonella Giuliano, assessore ai Servizi Ambientali (nella foto) - sarà effettuato con l'istallazione di tre macchine di compostaggio aerobico, con capacità di trattamento che non eccede 80 tonnellate l'anno (per ciascun macchinario) di rifiuti biodegradabili organici".

L'attività riguarda l'utilizzo di macchine di dimensioni ridotte, adatte al trattamento di rifiuti organici prodotti in loco da famiglie. Una soluzione di smaltimento e trasformazione dell’umido in fertilizzante naturale.
Si tratta di un finanziamento ottenuto dal Comune di Monreale per un importo pari a 770 mila euro proveniente dai fondi PO-FESR 2014-2020.
"Attenzione - avverte l'assessore - non confondiamo il sistema di compostaggio con un centro di raccolta o di deposito rifiuti.

È un’opportunità per risolvere la gestione della frazione organica di comuni medio-piccoli, quartieri, frazioni, condomini ma soprattutto delle scuole, che con il compostaggio attualizzeranno, concretamente e a presa diretta, l'educazione ambientale a partire proprio dall'ambiente scolastico.
Il compostaggio - prosegue - è anche un’occasione da cogliere per la tutela ambientale  per il risparmio del singolo cittadino. Chi conferisce l'umido presso le piattaforme, infatti, al pari del compostaggio domestico, avrà diritto a uno sconto sulla TARI pari al 30%. Così facendo - aggiunge - anche chi non rientra tra gli aventi i requisiti richiesti per il compostaggio domestico potrà comunque contribuire alla riduzione del quantitativo di rifiuto conferito in discarica e, di contro, potrà accedere alla relativa agevolazione tributaria consistente nella riduzione della TARI alla fine dell'anno.

Volevo rassicurare tutti chiarendo che si tratta di macchinari meccanici a tenuta che non prevedono alcun trattamento del rifiuto organico se non la sua tenuta all'interno, il tempo necessario per permettere la naturale biodegradazione in compost. Pertanto non stiamo parlando di attività che comportano esalazioni tossiche o nocive per l'ambiente e per la salute pubblica. Anzi, proprio tramite il compostaggio, l'obiettivo è proprio quello di ridurre al massimo le emissioni di CO2 nell'ambiente, attivando un circolo virtuoso di riciclo locale, di educazione ambientale e, non per ultimo, di risparmio di spesa per l'ente e  per i cittadini.

La frazione umida rappresenta circa un terzo dei rifiuti solidi urbani e per tutti gli enti comunali è sicuramente quella di maggior peso, sia in termini economici che di possibili impatti ambientali, anche in relazione alle tonnellate che se ne producono ogni anno. Un costo per le casse comunali e quindi per la collettività che alla fine, inevitabilmente, va a gravare sulle famiglie in termini di tributo. Il modo migliore - conclude - e soprattutto green per smaltire questa parte di rifiuto è trasformarlo in una sostanza utile: attraverso il processo di compostaggio".





· Enzo Ganci · Editoriali

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