Le presenze non mancano, ma il riscontro non soddisfa
MONREALE, 8 agosto – In Sicilia è un'estate "calda" per il turismo. L'Isola è tra le prime sei regioni d'Italia scelte. E anche a Monreale si registrano dati importanti, anche se i flussi turistici non sono costanti e con una scarsa permanenza.
Diversi stranieri, ma anche italiani, hanno scelto la città normanna per trascorrere qualche giorno di vacanza. Un bilancio confermato da alcuni gestori delle strutture ricettive.
Nella stagione estiva il confronto con le località di mare non regge: Monreale non è tra le mete preferite - come indicano i dati ISTAT - ma si difende. Il segmento turistico che accoglie arriva per visitare i monumenti di particolare interesse. "Non abbiamo prenotazioni costanti – spiega Daniele Sciortino, titolare del B&B Palazzo Ducale - ma da aprile ad ottobre c'è un bel movimento. Come succedeva in passato, il numero di notti che il cliente trascorre in città non durano oltre due. 'L'estate monrealese' è una buona leva che permette di intrattenere il turista che però sceglie Monreale per i siti monumentali ma anche per le manifestazioni di spessore. Per Ferragosto - aggiunge - ci resta solo una camera disponibile poi tutto prenotato. Finalmente siamo tornati alla normalità, quindi a registrare le presenze come nel periodo pre-pandemico. C'è una grande richiesta di francesi ma anche di turisti italiani".
Il dato positivo dovrebbe essere un buon traino anche per altri settori come quello dell'artigianato che invece sembrerebbe registrare due ultimi mesi difficili. "Tra giugno e luglio c'è stato un netto calo - dice Gaetano Ferraro, ceramista e presidente della cooperativa "Le maioliche del Bisanzio" – rispetto allo scorso anno stiamo lavorando molto meno. Un'attività ha bisogno di costanza per fare un buon fatturato. Continuando così a fine settembre possiamo consegnare le chiavi ai locatari. Offriamo un buon artigianato di qualità, rispetto ad altre località Monreale è una fucina d'arte ricca di laboratori di mosaici e tanti negozi di ceramica. È cambiato il turismo: al di là delle crociere dobbiamo incoraggiare i flussi fai da te con cui lavoriamo maggiormente. Poi rispetto agli anni passati ci sono pochi americani e giapponesi, e sono proprio loro i turisti con cui lavoriamo di più".
Uno stallo che si registra anche per il chioschetto del parcheggio Torres gestito da Silvana Lo Iacono: "Vediamo arrivare tanti pullman con centinaia di turisti che vengono per visitare la Cattedrale e poi subito via verso Palermo senza prendere neanche un caffè. Altri giorni il deserto dei turisti neanche l'ombra non sembra neanche agosto".
Appare chiaro che prevale ancora il cosiddetto turismo mordi-e-fuggi. I turisti optano per una visita fugace, magari dopo aver soggiornato più a lungo in altre mete turistiche. Una forma di turismo meno conveniente per l’economia domestica. Un turismo di qualità è invece quello che spende più tempo.
Un gap che resta da colmare per il quale l'assessore al Turismo Fabrizio Lo Verso convocherà un tavolo tecnico con le parti sociali per trovare soluzioni. "Siamo consapevoli che luglio è sempre un mese difficile per la nostra città - afferma - da sempre la sfida più grande non è portare i visitatori a Monreale, ma farli rimanere per un tempo prolungato. Stiamo valutando diverse soluzioni per risolvere questo problema e siamo già in discussione aperta con diversi operatori del turismo per capirne la fattibilità. Capisco - prosegue - che la mancata comunicazione del lavoro che si sta facendo possa dare la sensazione di immobilismo, ma così non è.
Provvederemo a convocare un'assemblea con tutti gli operatori locali per aggiornarli sulle politiche che stiamo intraprendendo".
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