Il mondo dell’associazionismo di Monreale e il fenomeno del gioco d’azzardo: la proposta del Collettivo Arci Link
Monreale e l’esigenza di un contrasto al gioco patologico
Il gioco d’azzardo patologico (noto anche con l’acronimo GAP) è un fenomeno da cui nessuna parte d’Italia è immune: anche Monreale, dove la media della raccolta (ovvero i soldi spesi in gioco, al lordo delle vincite) è inferiore a quella nazionale (256€ all’anno per ogni cittadino monrealese, a fronte di 610€ spesi in media da ogni italiano), non è immune a fenomeni di gioco compulsivo, che spesso sfocia in dipendenza vera e propria.
Questa situazione preoccupa amministrazione comunale, governo regionale e società civile. È infatti del Collettivo Arci Link di Monreale un’accorata lettera rivolta a Sindaco, Giunta e Consiglio comunale in cui si chiede che il paese tutto aderisca al "Manifesto dei sindaci a contrasto del gioco d'azzardo".
Questo documento di intenti degli amministratori comunali, nello specifico, mira a sostenere l’informazione e la sensibilizzazione al fenomeno del gioco d’azzardo a tutti i livelli (scuole, strutture sanitarie, …); vuole fortemente delle misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico; cerca con tutte le forze l’approvazione del "Regolamento comunale sulle sale giochi e sull'installazione degli apparecchi e congegni di intrattenimento e svago”.
Regolamenti comunali e ricorsi al TAR
Documenti di questo tipo sono già stati approvati in altri comuni d’Italia e, se in alcuni casi sono stati accolti con favore da cittadini ed esercenti, in altri hanno suscitato rimostranze e ricorsi al TAR. Nei casi in cui il giudice amministrativo dovesse accogliere la richiesta dei ricorrenti, i comuni sarebbero costretti a revocare le misure restrittive e a pagare un risarcimento danni.
L’idea dei ragazzi del Collettivo Arci Link è stata, quindi, quella di prendere spunto da uno di quei regolamenti più aggiornati e che abbia superato il banco di prova della giustizia amministrativa, come accaduto a Genova, e di migliorarlo grazie alla collaborazione con ASP di Palermo, politici e docenti universitari.
La proposta di Arci Link punto per punto
Lo schema proposto per un regolamento “di successo” per il comune di Monreale prevede, quindi:
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restrizioni temporali per l’utilizzo delle slot machine;
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divieto di aprire centri scommesse e sale di videolottery e di installazione di macchinette per il gioco in bar e tabacchi entro una distanza limite da luoghi considerati sensibili e di pubblico interesse, come chiese e scuole, ma anche banche, poste e “compro oro”;
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posizionamento delle attrezzature per il gioco e le scommesse in locali che siano ben visibili anche dall’esterno (no all’oscuramento delle vetrate) e con accesso sulla pubblica via (no a locali interrati o seminterrati);
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aumento dei controlli, dei divieti e delle tasse locali per chi installi o non dismetta le slot e gli altri giochi;
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agevolazioni economiche per gli esercizi commerciali che dismettano i giochi ed espongano il marchio etico “NO SLOT”;
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divieto per l’amministrazione comunale di pubblicizzare qualsiasi iniziativa o materiale legati al gioco d’azzardo;
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istituzione di una giornata dedicata al contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo;
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istituzione di una “Consulta cittadina permanente per la prevenzione, cura e contrasto al GAP” (vi parteciperebbero Comune, Scuola, Carabinieri, Monopoli di Stato, ASP e associazioni con provata esperienza nel campo).
Il recepimento del documento da parte del Comune di Monreale
L’amministrazione comunale ha accolto solo in parte l’idea dei ragazzi del Collettivo Arci Link, approvando quindi un nuovo regolamento che, se da una parte ha segnato sicuramente un passo in avanti rispetto al passato, dall’altro si è mostrato troppo “timido” e parco di innovazione, in un settore come quello del contrasto a ludopatia e gioco illegale, che avrebbe invece necessità di interventi molto coraggiosi.
Il sindaco, ora, ha ridotto gli orari per l’utilizzo delle slot machine (restringendolo alle fasce orarie 9 – 11 e 18 – 23, tutti i giorni, festivi compresi) e sono stati decisi degli incentivi economici per chi non installi gli apparecchi nella propria attività, così come degli oneri per chi li mantenga.
L’installazione di nuove apparecchiature per il gioco d’azzardo non è stata fissata a 300 metri, così come proposto dal documento di Arci Link, ma a ben 500 metri. Le forze dell’ordine, infine, hanno la possibilità di effettuare controlli più severi, rispetto a prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza.
Quello su cui però si sarebbe potuto lavorare meglio è la retroattività della norma: queste nuove disposizioni, infatti, si applicano solo alle nuove aperture e alle nuove installazioni. Ciò significa che se un’agenzia scommessa è oggi attiva a 50 metri da una scuola, non è prevista alcuna misura nei suoi confronti!
Gli accertamenti delle forze dell’ordine
Solo una precisa raccolta di dati e un’approfondita analisi di queste informazioni potranno dirci, nei prossimi mesi e anni, se le misure approvate dal comune di Monreale siano adeguate o se vadano adattate e rinforzate ulteriormente.
Nel frattempo, gli interventi delle forze dell’ordine del paese del palermitano non si arrestano e continua la lotta contro il gioco illegale, fonte di reddito per la criminalità organizzata. A questo si aggiunge il successo dei casinò online stranieri sicuri e testati, che ha fornito un contributo significativo nella lotta al gioco d'azzardo illegale, contribuendo a privare la criminalità organizzata di una delle sue fonti di reddito e offrendo al contempo un'esperienza di gioco eccellente e responsabile ai giocatori italiani
Accertamenti e verifiche in diverse sale giochi e centri scommesse del centro di Monreale sono stati effettuati dai Carabinieri in un’operazione congiunta con i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli di Stato.
Il mancato rispetto delle norme basilari, come gli orari di apertura o l’esposizione delle prescrizioni obbligatorie delle licenze per l’utilizzo delle “macchinette”, hanno portato le forze dell’ordine a comminare sanzioni nel comune di Monreale per un ammontare di 64.000€.
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