Il postino non bussa neanche una volta: i disagi delle mancate consegne

Tanti i cittadini che lamentano il disservizio: vediamo che succede

MONREALE, 14 marzo – In Irlanda il postino suona sempre due volte, ai residenti di Monreale l'usanza piacerebbe e molto anche se suonasse soltanto mezza di volta. Sì perché, ormai, è prassi quasi abituale che quando si tratta di consegna raccomandate il postino o la postina di turno lascia l'avviso di mancata consegna senza prima aver provato a recapitare.

Questo non solo crea disagi agli utenti ma intasa gli scaffali degli uffici postali. "Siamo pieni di lettere da consegnare - dice l'operatore allo sportello - la mancata consegna arreca difficoltà anche a noi".
Non c'è zona che si salvi: da Monreale centro alle frazioni, proprio sulle lettere raccomandate sono stati registrati i disagi maggiori. Molti i residenti che lamentano disservizi.
Con la mancata consegna di fatto inizia il "sequestro" della posta. E per "riscattarla" i tempi non sono brevi, possono andare dai sette agli otto giorni.
Sì perché con l'avviso di consegna si attiva un processo non breve che di fatto blocca il ritiro nell'ufficio postale. "La posta resta in smistamento - spiega l'operatore allo sportello - in attesa dell'eventuale rinvio che scaturisce con la chiamata. Trascorso il tempo previsto viene consegnata all'ufficio postale".
La procedura di Poste Italiane prevede che l'utente entro tre giorni può chiamare il numero verde per richiedere l'invio nella mattinata del giorno lavorativo successivo a quello della telefonata. Oppure si può chiedere che l'invio sia messo a disposizione dal secondo giorno lavorativo sempre successivo alla chiamata.
A questo punto ci chiediamo se non è stata consegnata la prima volta sarà fatto la seconda? Ma c’è chi fiducioso ha attivato il percorso. Bene o forse meglio dire male: ha ricevuto il secondo avviso di mancata consegna e allungato i tempi di ritiro.
Ma ai disservizi causati dalla mancata consegna si aggiungono quelli degli orari ridotti dell'ufficio postale di via Aldo Moro. La sede, infatti, nonostante la pandemia sia finita e il lockdown un brutto ricordo non è mai tornata a regime. L'ufficio resta aperto dalle 8.20 alle 13.30 dal lunedì al venerdì e il sabato fino alle 12. Per le urgenze resta aperta la sede nella villa comunale.
Ma questo non serve a coprire le esigenze di chi deve ritirare pacchi e raccomandate lasciate in via Aldo Moro che potrà farlo soltanto la mattina. Orari che vanno bene per i pensionati, di certo no per chi lavora.