Dopo la pandemia, i produttori di vino della Sicilia sono tornati con grande entusiasmo ad incontrare i clienti di tutto il mondo
VERONA, 15 aprile – Arte e vino si coniugano perfettamente al Vinitaly 2022. Dopo un periodo di assenza determinato dalla pandemia, i produttori di vino della Sicilia sono tornati con grande entusiasmo ad incontrare i clienti di tutto il mondo.
In uno stand pieno di arte e cultura a presentare ai buyer internazionali le produzioni destinate all’export troviamo Rosario Di Maria, giovane presidente di una delle più grandi cooperative del Sud Italia, la sesta per produzione, Cantine Ermes che, nata nel 1998, conta oggi circa 2.300 soci in tre regioni diverse: Sicilia, Veneto e Puglia, con circa 10.400 ettari di vigne di cui 2.800 biologici, 11 cantine. Accanto a lui una squadra di giovani professionisti preparati e motivati che accolgono con le loro degustazioni, anche una stampa specializzata nel settore enologico.
“Abbiamo incontrato i nostri clienti italiani ed europei – dichiara con orgoglio Rosario Di Maria – è andata bene siamo molto soddisfatti e allo stesso tempo abbiamo un grande entusiasmo nel voler ripartire e una notevole attenzione verso nuovi progetti e territori da scoprire come il nostro”. La storia di Cantine Ermes Società Cooperativa Agricola, divenuta oggi una realtà multi regionale, inizia in Sicilia, nella Valle del Belìce, nel luglio 1998.
Tra Santa Ninfa e Gibellina, paesi che erano stati fortemente colpiti dal terremoto del 1968, nove coraggiosi viticoltori decisero di unire le forze condividendo un sogno: una cantina innovativa, dinamica, orientata la Mondo. Oggi, a distanza di 23 anni dalla sua costituzione, Cantine Ermes conta 2.373 soci per 12.648 ettari di vigneto su tre regioni italiane di grande rilievo dal punto di vista vitivinicolo: Sicilia, Puglia e Veneto. 2.373 vignaioli che credono nelle competenze, nell’esperienza, nel senso di responsabilità di Cantine Ermes e che, nel corso del tempo, hanno scelto di far parte di questa grande cooperativa.