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Ucraina, Monreale apre le porte ai profughi mentre procede la macchina della solidarietà

| Caterina Ganci | Cronaca varia

Al momento sono sei le famiglie ospitate nella nostra cittadina

MONREALE, 7 aprile – Fin dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina molte persone hanno dato la propria disponibilità ad accogliere i profughi. Al momento a Monreale sono sei le famiglie che stanno ospitando gli ucraini arrivati in Italia.

Si tratta di persone che erano già in contatto con le famiglie monrealesi e che appena scoppiata la guerra hanno chiesto accoglienza. Mentre ventisette famiglie hanno risposto all'appello lanciato dal comune di Monreale per accogliere i profughi. "Venti richieste non sono accoglibili - spiega l'assessore alla Protezione civile Paola Naimi - perché hanno dato disponibilità ad accogliere minori non accompagnati e le procedure sono abbastanza complesse". Infatti, in base alla legge italiana, i minori non accompagnati vanno segnalati alla polizia e il Tribunale dei minori deve assegnare loro un tutore legale. Sono situazioni molto delicate. Invece, le altre sette famiglie sarebbero pronte ad accogliere mamme con figli, ma sono in attesa perché al momento non ci sono richieste d'aiuto alla Sicilia da parte dell'Ucraina.

Sempre a Monreale sono tante le parrocchie che si stanno mobilitando per l'Ucraina. "Non abbiamo la disponibilità per accoglierli - dice Nicola Di Lorenzo parroco della chiesa Sant'Anna a Pioppo - però stiamo cercando di fare da ponte tra loro e le famiglie del posto. Siamo impegnati giornalmente nella promozione della pace, attraverso momenti di preghiera e azioni culturali per il disarmo nucleare che riguarda tutte le potenze. Inoltre, continuiamo a raccogliere beni di prima necessità destinati a questi popoli. Abbiamo il dovere di salvaguardare il creato - prosegue - tutti dobbiamo impegnarci affinché avvenga il disarmo nucleare, bisogna farlo per le future generazioni. È inaccettabile che alcuni Paesi abbiano in mano delle armi e avere il potere di distruggere il pianeta".

Intanto, prosegue la solidarietà della comunità di Monreale impegnata nella raccolta di farmaci e beni di prima necessità a favore delle popolazioni colpite dal conflitto armato. A farsi carico dell'iniziativa un gruppo di mamme degli studenti della scuola Guglielmo II che insieme ad altri volontari e all'associazione Overland continuano ad organizzare i pacchi in attesa di essere spediti a destinazione.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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