Stamattina l’inizio delle operazioni su disposizione dell’amministrazione comunale. Maenza: “Necessario intervenire, fronde precarie”
MONREALE, 23 febbraio - Era lo scorso luglio quando, dopo una nostra segnalazione, le condizioni degli alberi di ficus lungo l’arteria, qualificata retoricamente “foresta amazzonica”, venivano posti all’attenzione dell’amministrazione comunale a causa delle folte chiome degli alberi che, seppur ubicati su due fronti opposti della carreggiata, garantivano una vera e propria volta vegetale.
Uno stato di fatto, questo, che ha provocato tra l’altro diversi disagi ad alcuni dei residenti dei padiglioni limitrofi e che hanno costretto ad altri di tenere chiuse le imposte delle finestre prospicienti, per timore di visite indesiderate da parte dell’ordine dei roditori: da lì, il primo intervento a garanzia del decoro e della sicurezza in materia di igiene.
Questa mattina tuttavia, dopo una serie di rinvii legati alle condizioni meteo, l’amministrazione comunale, così come da programma, ha disposto nuovamente ulteriori operazioni presso i ficus benjamina del tratto normanno, ovvero quelle di capitozzatura per irrobustirne le fronde. I lavori, come di consueto, sono stati coordinati da Ninni di Salvo e condotte, mediante l’utilizzo del cestello elevatore, da Alessandro Maenza (SìAmo Monreale) e dai volontari Piero Faraci e Vittorio Pumo (Basta crederci), in sinergia col dipendente comunale Salvatore Ganci e con Piero Segreto, sotto la supervisione dell’assessore delegato Geppino Pupella.
“Era necessario intervenire - spiega Maenza a Monreale News -. Abbiamo riscontrato una certa debolezza presso le fronde e rinvenuti rami secchi lungo il marciapiede. La precarietà è purtroppo una caratteristica di queste piante, ma siamo intervenuti in tempo e nel periodo migliore. L’intervento precedente ha garantito oggi la presenza di nuovi germogli e per circa 3 anni - conclude - non sarà necessario intervenire”.
I lavori, proseguiranno domani per il recupero e lo smaltimento degli scarti vegetali. Intanto, gli operai fanno sapere che altri interventi sono stati già programmati.