Ieri un incontro al circolo Italia per parlare di tante avventure legate alla competizione motoristica madonita
MONREALE, 15 ottobre – “A cursa” creata da Vincenzo Florio nel 1906, la corsa automobilistica per definizione, è ricca di aneddoti e curiosità: scegliere di rievocarla attraverso i ricordi di due monrealesi che ne conoscono ogni particolare si è rivelata una scelta vincente.
Al Circolo Italia, l’incontro organizzato dalla Pro Loco di Monreale col patrocinio del Comune, condotto dalla presidente Amelia Crisantino con la partecipazione degli assessori Rosanna Giannetto e Letizia Sardisco, è stato costruito sui ricordi di Ugo Campione e Nicola Giacopelli, due appassionati che in varia misura sono stati e continuano a essere dentro il mondo per molti versi eroico della “Cursa”. Per Ugo Campione la passione per la corsa comincia quando è ancora bambino, ed è una passione di famiglia che comincia col nonno e si è sviluppata negli anni sino a diventare collezionismo e conoscenza approfondita. Nicola Giacopelli, invece, non ha avuto familiari che lo hanno introdotto nel magico mondo di una corsa che si inerpica sulle strade di montagna, che affronta anche le strade non asfaltate e sembra sfidare le leggi della gravità mentre affronta i tornanti: Giacopelli ricorda che suo padre, sindaco di Monreale per un breve periodo negli anni ’80, aveva tanti interessi ma era del tutto alieno al mondo delle gare automobilistiche.
Entrambi gli ospiti hanno raccontato episodi particolari degni di figurare in un romanzo: la partecipazione popolare sorreggeva la Targa Florio in ognuno dei suoi tanti chilometri, si andava di notte nelle campagne per vedere passare le macchine e le difficoltà erano tante che riuscire a completare la corsa equivaleva a compiere un’impresa degna d’essere raccontata: Campione racconta di vetture che vanno fuori strada e vengono di peso riportate in pista dagli spettatori, di piloti infortunati e del cordone di solidarietà che subito si forma intorno a loro.
Quanto al legame fra Monreale e la Targa Florio, Giacopelli ricorda che due anni prima di istituire la corsa sulle tortuose e strette strade delle Madonie, Vincenzo Florio fece una prova generale con la “Coppa Panormitan”: una gara in salita Palermo – Monreale, che orgogliosa detiene il primato di corsa più antica del mondo. Venne disputata il 18 marzo 1904, giorno del 21° compleanno di Vincenzo Florio. Era una gara di velocità a cronometro ed ebbe grande successo: c’erano tribune in Corso Calatafimi e tanta gente sulle terrazze dell’albergo Savoia, il primo premio era di 1.200 lire. Partecipavano i notabili del tempo e anche Vincenzo Florio, che arrivò terzo e vinse 500 lire subito date in beneficenza.
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