Un’organizzazione magistrale che ha permesso, nonostante le restrizioni, di superare l’affluenza registrata nel 2018: sold out per workshop, masterclass e visite guidate
CAMPOREALE, 04 ottobre – Non ce ne vogliano i comuni e le rispettive amministrazioni o associazioni di altri territori ma, la città di Camporeale, della immaginaria “Università degli Studi delle kermesse”, è docente ordinario: dopo un anno di stop causato dall’emergenza pandemica, ieri, si è conclusa col botto la VII annata dell’evento camporealese, dedicato alla promozione delle eccellenze dell’Alto Belice, mediante una manifestazione organizzata nel pieno rispetto delle normative anti-covid che ha accolto oltre 14 mila visitatori all’interno di in un circuito espositivo sicuro e impeccabile, superando il dato registrato in occasione della V edizione, nonostante le dovute restrizioni.
La cronaca, in questo caso e per onestà intellettuale, non può esentarci dall’esprimere valutazioni – del tutto positive – sull’importante risultato raggiunto e riteniamo opportuno, pertanto, enfatizzare l’entusiasmante kermesse organizzata dalla “Pro Loco Camporeale” e patrocinata dall’amministrazione comunale. L’efficienza organizzativa, è stata possibile apprezzarla già all’arrivo, nello spazio adibito a parcheggio auto situato a valle della cittadina, attraverso un puntuale servizio navetta volto a trasportare i turisti in prossimità del villaggio espositivo, fruibile solo se in possesso di certificazione verde, utile, tuttavia, per l’acquisto del ticket e per ricevere, con un minimo supplemento, bicchiere e porta calice per la degustazione di vini prodotti dalle 40 aziende espositrici in un ritmo di stand allestito all’interno del baglio, la cui area attigua, come da tradizione, ha dato spazio inoltre all’eccellenze gastronomiche locali. Manifestazione, quella del “Camporeale Days”, in grado di impegnare piacevolmente, durante l’esperienza, tutti e cinque i sensi, in un ambiente sano e ricco di sorrisi che hanno accompagnato le utenze – pienamente coinvolte attraverso masrterclass, coking show, spettacoli e visite guidate – a piccoli passi, verso un ritorno alla normalità.
“Ci stava a cuore la ripartenza – ha fatto sapere attraverso un comunicato stampa Benedetto Alessandro, presidente della Pro Loco –, la possibilità di riattivare la macchina organizzativa di quest’evento così importante per il territorio. ‘Camporeale Days’ è cresciuto nel tempo e offre un supporto alle aziende per fare conoscere le risorse agroalimentari, turistiche e artigianali dell’Alto Belice. Non è stata un’edizione semplice da organizzare, ma tutto è stato fatto in sicurezza, con limitazioni dei posti disponibili per masterclass e cooking show e con accesso controllato e limitato ai possessori di Green Pass. Qualche timore iniziale sulla riuscita c’è stato, considerando le risorse messe in campo. Non ci aspettavamo una simile risposta dal pubblico. Il risultato ci inorgoglisce. Per noi significa che sta crescendo l’attenzione verso la manifestazione e si diffonde l’interesse per il territorio e per i suoi prodotti. Lavoreremo alla prossima edizione o portando avanti la nostra missione, che è quella di affermare l’evento come punto di riferimento per appassionati winelovers e addetti al settore di tutta la Sicilia. Andiamo avanti convinti che sia esattamente questa la strada da percorrere per dare il giusto valore ad un territorio. Questa ripartenza – conclude – ci dona l’entusiasmo di fare sempre meglio”.
Se questo è il risultato, non ci resta altro che attendere con rigoroso fervore la prossima edizione: intanto, è possibile prendere appunti per approfondire il modello camporealese.
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