La Procura di Termini Imerese contesta loro il reato di atti persecutori nei riguardi di una concittadina
BAGHERIA, 21 agosto –Minacce, violenze verbali, percosse e umiliazioni pubbliche si sarebbero trasformate, negli ultimi mesi, in un ritornello quotidiano per una donna residente a Bagheria.
Per questi motivi la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, su emissione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese, nei confronti di un uomo e una donna, fratelli, di 39 e 31 anni. I due, già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti penali, hanno iniziato a rendere la vita impossibile a una concittadina che aveva deciso di troncare la relazione con lui.
Le prove di quanto contestato dalla Procura in possesso degli inquirenti non sono soltanto le denunce fatte dalla donna, per le quali avrebbe subito svariate minacce dagli imputati, ma anche testimonianze rese da persone a conoscenza dei fatti, oltre ai tabulati telefonici rilevati dai cellulari degli indagati. La vittima, dopo aver deciso di mettere fine alla relazione che intratteneva con l’uomo ora accusato insieme alla sorella, aveva iniziato a subire minacce indirizzate a lei e alla sua famiglia, atti violenti sia a livello fisico che verbale, ma anche umiliazioni pubbliche, chiamate continue e inseguimenti. È quanto ella ha dichiarato agli agenti del commissariato di Bagheria.
Le forze dell’ordine hanno già riscontrato l’effettiva messa a compimento di svariate condotte violente da parte dell’uomo, tra cui un’aggressione fisica in un locale, avvenuta davanti ad alcuni amici, subita prima dalla vittima e successivamente dai poliziotti accorsi per fermarla. Per i due fratelli di 39 e 31 anni si sono ora aperte le porte della casa circondariale Pagliarelli di Palermo.