Abbeveratoio, gli incivili gettano rifiuti e ad ogni acquazzone i residenti tremano

Occorrerebbero maggiori controlli e un efficace sistema di regimentazione delle acque

MONREALE, 18 luglio – C’è poco da fare. È una storia vista e rivista, che purtroppo produce sempre effetti negativi. Ogni volta che viene giù un acquazzone sono diversi i punti del territorio monrealese che vanno in difficoltà. Soprattutto se, oltre alle cause meteorologiche, ci sono pure quelle del malcostume e dell’inciviltà.

Anche stanotte i condomini del complesso residenziale “Il Quadrifoglio” hanno temuto che potesse riverificarsi la catastrofe di qualche anno fa, quando dalla via Pietro Novelli, zona “Abbeveratoio”, venne giù di tutto: acqua, fango e detriti vari.
Stanotte, fortunatamente, l’impeto della pioggia non è stato devastante come in quella occasione, ma certamente non è possibile dormire sonni tranquilli. Anche perché, purtroppo, ci sono gli incivili di turno, che, approfittando della continua impunità, non si fanno scrupolo di gettare ogni sorta di rifiuto, intasando i canali di scolo delle acque. Tutto questo nonostante l’impegno degli operatori della Ecolandia. A ciò si aggiunge il fogliame che con insufficiente regolarità viene raccolto e si capisce pertanto, quanto precario diventi il sistema di regimentazione delle acque. Certamente un motivo più che valido per far stare tutti col fiato sospeso.
“Ciò che è stato fatto fin qui – raccontano i residenti – si è rivelato insufficiente e ogni volta il problema si ripresenta. Chiediamo l’installazione delle telecamere per scovare gli incivili che si fanno beffe delle ordinanze sindacali e gettano di tutto e di più, contribuendo ad intasare le vie di fuga delle acque”.
Il complesso residenziale, tra l’altro, è oggetto di valutazione da parte del tribunale, che deve ancora esprimersi per stabilire una volta e per tutte responsabilità di quella drammatica nottata, quando l’intero caseggiato rischiò di essere travolto dalla furia dell’acqua.
Nel frattempo, però, sarebbe necessaria una maggiore attenzione, prima di dover raccontare, speriamo mai, un’altra brutta pagina di cronaca.