Al cospetto del patrimonio normanno? La monnezza

Un pessimo biglietto da visita alle pendici di monte Caputo, là dove inizia il percorso che porta al Castellaccio

MONREALE, 1 marzo – Scarti edili, elementi d’arredo compromessi, rifiuti conferiti irregolarmente e persino un rilevante cumulo di videocassette è stato possibile distinguere, tra la vegetazione selvaggia dell’area opposta all’ingresso dell’itinerario naturalistico, che porta i visitatori ad apprezzare lo splendore dell’eredità normanna. 

Lo spazio afflitto dalla legittima e spontanea volontà di Madre Natura, separato rispetto all’accesso del percorso turistico dalla carreggiata di via Regione Siciliana, è adibito a parcheggio auto dei rispettivi utenti, locali e non, che scelgono di trascorrere le proprie giornate immergendosi nel polmone verde per poter apprezzare la bellezza – estrinseca, almeno per il momento – dell’architettura romanica del Castellaccio il cui archetipo, per le diverse analogie riscontrate, dovrebbe rispondere a quello del castello francese di Caen, in Normandia. Insomma, non proprio un bel biglietto da visita quello concesso ai visitatori da parte della città di Monreale, sede frattanto di altri patrimoni che godono della medesima corrente architettonica “francigena”. In quella discarica, tra i rifiuti distinti, è stato possibile individuarne altri, di esplicita utilità, come siringhe e preservativi: sarebbe forse opportuno intervenire? All’amministrazione l’ardua sentenza.