Allarme Tik Tok, l’associazione DonnAttiva lancia un appello a politici e rappresentanti istituzionali

Già pronto un progetto pilota per dare il via ad una iniziativa concreta

MONREALE, 24 gennaio – Attenzione ai bambini ed al loro rapporto con i new media. È l’appello alle Istituzioni da parte della psicologa Alessandra Palma, che nell’ambito della delega dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sulla Vigilanza e Tutela dei Minori, quando era componente del Corecom Sicilia, presentò i risultati di un progetto pilota, denominato “Naviganti Allerta” condotta su un campione di bambini di età media di 10 anni.

La ricerca, condotta nel 2014, aveva evidenziato che un bambino su due avesse chattato con uno sconosciuto o che avesse visto immagini o gli fosse stata detta qualcosa che lo avesse infastidito, ma soprattutto che solo una piccolissima percentuale lo avesse riferito ad un adulto.
“È un errore grossolano e pericoloso credere che la soluzione del problema sia vietare o limitare l’accesso a questo o quel social – afferma la dottoressa Palma - tanto che i dati conclusivi del progetto pilota hanno mostrato che i bambini del gruppo sperimentale, cui erano stati illustrati i possibili pericoli di internet e dei new media, ne avevano acquisito consapevolezza ed avevano appreso le modalità più adeguate per fronteggiarli – continua -.

I bambini imparano solo se si verificano almeno due condizioni: se gli adulti insegnano e se lo fanno con linguaggi e modi adeguati alla loro età. Con Ina Modica, mia amica personale e Presidente dell’Associazione Donnattiva - conclude Alessandra Palma - stavamo riflettendo sulla possibilità di partecipare con il progetto “Naviganti Allerta” all’Avviso pubblico per il contrasto della povertà educativa del Dipartimento per le politiche della famiglia ma, considerato che nei momenti di emergenza ognuno deve fare la propria parte, siamo felici di metterlo a disposizione delle istituzioni, affinchè si dia risposta ad una problematica che richiede azioni immediate, tempestive e non più procrastinabili”.