Quell'edicola votiva in via Venero, precaria e instabile da circa vent'anni

L'asse dell'architettura è pericolosamente spostato all'indietro. LE FOTO

MONREALE, 22 ottobre – Potremmo aggiungerci anche che lo stemma - che prima capeggiava alto sulla cima dell'edicola - è crollato e successivamente andato perduto. Questo, insieme alle condizioni di assoluta precarietà, è lo stato dell'antichissima edicola votiva sita in Via Venero, dopo il semaforo della Circonvallazione. 

La struttura - l'unica a carettere monumentale sul territorio - è stata voluta addirittura da Monsignor Venero, intorno alla seconda metà del 1600, a ridosso di un'area che doveva rappresentare proprio a quell'epoca il vecchio seminario estivo. Oggi l'edicola (strano ma è proprio così, ndr) rappresenta il muro di cinta di un'abitazione privata, abbandonata a sé stessa e alla sua instabilità. E sono stati proprio i residenti di quello stesso civico a sollecitare la soprintendenza ai Beni Culturali - ormai circa vent'anni fa - per mettere in sicurezza la struttura, pericolosamente sporgente all'indietro. 

Solo un'impalcatura di legno è stata apposta allora. Ad oggi, però, quella stessa soluzione temporanea ha anch'essa subito il giogo del tempo, presentandosi in uno stato di marciume. Una sola trave di legno infatti sorregge ancora (anche se a malapena) le spalle dell'edicola monumentale. L'altra ha abbandonato il suo compito da tempo, spezzandosi e crollando definitivamente. Dalle foto, presenti nella nostra galleria, è chiaramente visibile come l'asse stesso della struttura sia profondamente inclinato, tanto che una crepa ingente è comparsa sul suo fianco sinistro.