Cimitero di Pioppo, Alternativa Civica contraria: ''Più opportuno intervenire su quello attuale''

I consiglieri Pippo Lo Coco e Silvio Terzo illustrano le loro forti perplessità

MONREALE, 31 luglio - “Con il progetto di finanza sul nuovo Cimitero a Pioppo il nostro Comune sarà costretto a sacrificare un’area di 60.000 mq con un valore naturalistico e paesaggistico importantissimo (Piano Renda) per risolvere le emergenze dei comuni limitrofi, mentre le condizioni del Cimitero Monumentale di Monreale peggioreranno a causa delle minori risorse che potranno essere investite per la risoluzione delle attuali criticità”.

Con questa dichiarazione i consiglieri del gruppo di Alternativa Civica, Pippo Lo Coco e Silvio Terzo, manifestano la propria contrarietà al tanto discusso project financing che a breve arriverà in Consiglio comunale.
“L’individuazione dell’area da destinare alla realizzazione di questa opera è assolutamente impropria – k dichiarano i consiglieri – Nella zona di “Aglisotto”, infatti, insiste un pozzo comunale con una falda acquifera rinvenuta di 10 litri di acqua al secondo a 180 metri di profondità. Il Comune, prima di portare avanti il progetto, ha il dovere di approfondire con un proprio geologo (eventualmente anche consulente esterno), al quale va affidato l’incarico di predisporre una relazione tecnica geologica di parte a garanzia del proprio territorio e dei propri abitanti.

Risulta poi evidente – aggiungono – che la presenza di un complesso cimiteriale all’interno di una frazione come quella di Pioppo, che presenta già gravi problemi di viabilità, non farà altro che peggiorarne la vivibilità a causa dell’aumento di traffico causato dalla presenza di mezzi provenienti dai Comuni limitrofi.
Sarebbe invece più opportuno intervenire subito all’interno del Cimitero Monumentale di Monreale, velocizzando le operazioni di estumulazione in atto mediante l’aumento degli orari di lavoro straordinario dei dipendenti comunali e cominciando a programmare la realizzazione loculi in prefabbrico all’interno della struttura esistente e di un forno crematorio in un’altra area a disposizione del Comune, come ad esempio uno dei tanti beni confiscati alla mafia presenti sul nostro territorio. Solo così – continuano Lo Coco e Terzo - si potranno dare risposte immediate alle tante famiglie che hanno i propri casi al deposito.

Appare infine singolare come questa Amministrazione comunale parli di “emergenza cimiteriale” a giustificazione del progetto in questione, mentre il dirigente dell’Area Tecnica la smentisca più volte con dichiarazioni messe a verbale nelle commissioni consiliari. Secondo il dirigente, infatti, quella attuale è una situazione critica ma non emergenziale perché “se ci fosse una vera emergenza, il sindaco potrebbe fare ricorso a ordinanze risolutive di requisizione dei loculi che non risultano essere occupati”. Sono proprio gli uffici che affermano che le criticità presenti potrebbero essere superate con interventi di manutenzione straordinaria dei loculi inagibili che permetterebbero la liberazione di nuovi posti e il ricambio previsto dal Regolamento di Polizia Mortuaria. Non si capisce quindi perché qualcuno si stia intestardendo così tanto con questo progetto”.