Processione del SS.Crocifisso: si va verso la data del 14 settembre, pandemia permettendo

Fino ad allora, porteremo il Crocifisso più nel cuore che sulla spalla il messaggio lanciato ieri sera a #Parliamone

MONREALE, 25 marzo – Al 3° appuntamento di #Parliamone – l’inedito format ideato e realizzato da Monreale News – attraverso il collegamento streaming con il rettore del Santuario del “SS. Crocifisso” don Giuseppe Salamone e con il presidente della Confraternita Valentino Mirto, le tematiche affrontate durante la diretta hanno riguardato la questione dell’emergenza sanitaria in atto e dell’inevitabile rinvio della processione del SS. Crocifisso, ovvero la maggiore  manifestazione religiosa monrealese, tanto a cuore dei cittadini e non solo.

Impossibile non rammentare, da monrealesi, la peste che colpì la cittadina normanna durante il XVII secolo – nel 1625 – sotto la giurisdizione dell’arcivescovo Girolamo Venero, il quale, attraverso diversi provvedimenti – simili a quelli disposti oggi, dal Governo centrale e regionale – riuscì a limitare i contagi e a contenere l’epidemia. Attraverso questo parallelismo, don Giuseppe Salamone ha restituito agli spettatori un breve sunto storico del periodo settecentesco riportando, inoltre, alcuni dei bandi emanati dallo stesso arcivescovo, come l’attenzione all’igiene, la qualità del cibo e il divieto di spostamento presso un altro territorio, analogamente all’ordinanza d’intesa tra il ministero della Salute e quello dell’Interno emanata domenica scorsa.

Ad intervenire su un possibile “piano B” in merito al rinvio della processione del SS. Crocifisso – facendo scaturire un acceso dibattito tra i numerosissimi spettatori della diretta Facebook, è stato il presidente dell’omonima confraternita, Valentino Mirto. E' stato lui stesso ad affermare che, dopo essersi confrontato con i numerosi componenti della congregazione,la data in considerazione è quella del 14 settembre, giorno della festività liturgica dell'Esaltazione della Croce. é chiaro, però, che al momento non c'è nulla di ufficiale e ogni ipotesi andrà valutata se e quando sarà debellata la pandemia.

“Per noi la processione è 365 giorni l’anno – ha affermato il presidente Mirto – perché la processione è un momento di preghiera e chi prega fa la processione a Gesù crocifisso ogni giorno, anche dalla propria casa. Non può essere stabilita concretamente una data, ma sono sicuro che in questo 2020 il Crocifisso scenderà per le via della città e, con le sue braccia aperte, accoglierà tutti quanti i fedeli. Nessuno ha intenzione di progettare a tutti i costi la festa del 3 maggio, per noi confratelli è sempre festa e, portandolo tutto l’anno sul cuore, lo faremo anche quel giorno”.

Frattanto, al fine di onorare la 394a ricorrenza religiosa e dopo ad un primo confronto tra l’arcivescovo Michele Pennisi e don Giuseppe Salamone, lo stesso rettore del Santuario ha confermato che possibilmente – nel rispetto dei decreti emanati fino ad oggi dal presidente del Consiglio dei Ministri – verrà celebrata la Santa Messa, dando a tutti i fedeli la possibilità di parteciparvi attraverso la diretta streaming, invitando i cittadini a stendere dei drappi bianchi sui balconi, analogamente al suggerimento inoltrato all’epoca da monsignor Venero.

Contemporaneamente alla riapertura delle scuole, invece, a 40 anni dall’uccisione, coinciderà la celebrazione del premio dedicato al capitano Emanuele Basile, vittima di mafia. La chiusura delle scuole, infatti, inciderà sulla manifestazione la quale, con ogni probabilità, verrà organizzata in prossimità della festa del Crocifisso, mantenendo l’impegno legalitario che ogni anno, la Confraternita, osserva con grande entusiasmo.

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