Memoria contro l'oblio: presentato oggi il romanzo ''Nata ad Auschwitz'' di Elita Romano

Elita Romano (a destra) dinanzi agli studenti

L'incontro si è tenuto nella palestra del liceo Basile, insieme a una rappresentanza di studenti. LE FOTO

MONREALE, 24 gennaio – Continua anche oggi la scia d'incontri promossa dall'istituto Basile-D'Aleo, tutti protesi verso la commemorazione annuale della "giornata della memoria". A presentare il suo romanzo "Nata ad Auschwitz" è intervenuta oggi la scrittrice Elita Romano che, rispondendo alle domande degli studenti, ha loro concesso un interessante e stimolante momento di riflessione. 

Al di là della semplice esposizione della trama del romanzo (verosimile e non fedelmente ancorata a una storia vera, come tende a sottolineare la stessa autrice), trama che sembra quasi volutamente prendere le distanze dal campo di sterminio nazista che, come purtroppo ben sappiamo, fu ultima stazione di vita per più di un milione di ebrei deportati da tutta Europa, l'incontro di stamattina si è ben presto tramutato in un costruttivo dibattito con le nuove generazioni in merito al fenomeno dell'Olocausto e dell'analisi storica che molto spesso di tale fenomeno si legge e si studia.

Riferendoci alle parole spese dall'autrice, Auschwitz ha rappresentato e rappresenta ancora oggi nella memoria collettiva il tetro emblema della sofferenza e del dolore umano, ma è solo scavando nei complessi e intricati nodi storici che si riescono a scovare le cause e le soprattutto ragioni (non certamente giustificabili) che spinsero il genere umano a una così disumana "soluzione finale". Dibattito di materia storiografica certamente ancora al centro di ferventi discussioni tra eminenti membri della comunità culturale mondiale, destinato probabilmente a protrarsi ancora per lunghissimo tempo. 

Una lezione, più che una semplice presentazione per i giovani studenti liceali, che è riuscita oltretutto a toccare, durante tutto il suo corso, tematiche quali la scrittura e il fascino che i libri ancora oggi ispirano nella nostra comunità.