Si è spento Guido Messina: fu pluricampione mondiale ed olimpico nel ciclismo su pista

Monrealese, da tanto tempo viveva a Caselette, in provincia di Torino. Aveva 89 anni

CASELETTE, 10 gennaio – Lutto nel mondo del ciclismo italiano e monrealese in particolare: si è spento oggi pomeriggio, al’età di 89 anni, Guido Messina, cinque titoli mondiali nell’inseguimento su pista (due da dilettante, tre da professionista) tra il ’48 e il ’56 e l’alloro olimpico nel quartetto a Helsinki 1952.

A far cessare l’esistenza di Messina, probabilmente, un infarto, che non gli ha dato scampo e che se lo è portato via velocemente nella sua casa di Caselette, in provincia di Torino, in val di Susa, dove viveva dal 1945. Guido Messina lascia la moglie Bruna e le tre figlie Anna, Paola ed Antonella.
Luminosa la sua carriera, tanto che ancora oggi viene ricordato come il più forte inseguitore italiano di tutti i tempi. La sua attività agonistica, infatti, si sviluppò soprattutto tra i pistards.

Nel 1952 fu parte, insieme a Marino Morettini, Loris Campana e Mino De Rossi, del quartetto che vinse la medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre ai Giochi olimpici di Helsinki. Ai campionati del mondo colse inoltre due medaglie d'oro e due di bronzo nell'inseguimento individuale dilettanti.
Passato professionista nel 1954, vinse tre medaglie d'oro (consecutive) e una di bronzo ancora ai campionati del mondo, oltre a tre titoli italiani per professionisti. Su strada gareggiò per la Frejus, l'Asborno-Frejus, la Ignis e la Molteni. Le sue principali vittorie furono il Trofeo Banfi a Torino nel 1954, una tappa al Giro d'Italia 1955, in cui vestì per un giorno la maglia rosa, e due tappe al Gran Premio Ciclomotoristico, nel 1956 e nel 1960. Dopo il ritiro dall'attività fu selezionatore della Nazionale italiana nella specialità inseguimento.