L’erogazione ''kafkiana'' dell’acqua nella zona di Giacalone

Pubblichiamo lo sfogo di uno dei residenti, che segnala disagi, disfunzioni ma anche eventuali suggerimenti per migliorare il servizio idrico

MONREALE, 20 agosto – Voglio segnalare la situazione kafkiana che regna nell'erogazione dell'acqua a Giacalone, e vorrei anche suggerire qualche soluzione. La situazione è la seguente (almeno quella che ho percepito): la sorgente di Giacalone copre il fabbisogno idrico della stessa Giacalone e, a quanto sembra, della parte alta di Pioppo.

L'ufficio acquedotto di Monreale, durante il periodo estivo, causa l'aumento di persone domiciliate nella frazione monrealesi e la riduzione delle piogge, limita l'erogazione fornendo l'acqua solo due o tre volte la settimana, in particolare, ad una parte di Giacalone per un paio d'ore, ad un'altra parte di Giacalone per altre due ore, e la restante parte della giornata e l'intera nottata alla parte alta di Pioppo. Il tutto avviene a pressioni variabili, spesso molto basse (dipende dal livello dell'acqua nella sorgente che, nel periodo estivo, ovviamente non è molto alto).

I problemi sono i seguenti: l'ufficio acquedotto non comunica né tramite sito internet, né al telefono, né con delle locandine magari appiccicate nei pressi dei contatori, né con gli altoparlanti, né con gli aquiloni, né con le mongolfiere (!) in quali giorni ed a quali ore avviene l'erogazione dell'acqua; solo, a volte, l'operaio (peraltro persona perbene e gentile) provvede ad informare i cittadini che trovano sulla sua strada e che chiedono (spesso infuriati) informazioni. Quindi i cittadini che non ricevono (miracolosamente) le informazioni dall'operaio, sono costretti a mantenere h24 i motori dell'acqua accesi, motori che quindi per il 98% del tempo aspirano aria (immaginate il lavoro per gli idraulici! Immaginate i consumi elettrici! Immaginate le bollette spesso farlocche che arrivano a casa dei cittadini con motori che aspirano aria a volontà!). Inoltre, considerato che l'acqua è spesso erogata a bassa pressione, i motori rimangono 'impallati' anche nel momento in cui avviene la tanto agognata erogazione, questo comporta che i cittadini sono costretti ad aspettare, vigili ed attenti come belve affamate, l'operaio per cogliere l'attimo fuggente e potere immediatamente spegnere e riaccendere più volte, anche con l'aiuto di valvole di sfiato, i motori ed avere così l'attesa risorsa idrica. Se per caso, malgrado le lunghe attese in prossimità di strada, il cittadino giacalonese perde l'attimo (ossia l'apparizione 'mistica' dell'operaio), il cittadino può perdere l'erogazione per altri due o tre giorni (e fanno sei-sette giorni senz'acqua!). Sembra assurdo, specie in una frazione come Giacalone nei fatti ricca d'acqua? Esatto, lo é.

Questa situazione allucinante e kafkiana provoca conseguenze che potrebbero essere assai gravi in periodi di ripetuti incendi, specialmente nella parte alta di Giacalone che è più esposta al fuoco ed i cui cittadini proprietari di ville si potrebbero trovare nella situazione di affrontare le fiamme con i serbatoi dell'acqua totalmente vuoti (al sottoscritto, un paio di anni fa, è successo proprio questo). Aggiungiamo anche che coloro che hanno piantato alberi, anche per migliorare l'ambiente di tutti, si trovano nella situazione di vederli morire per la mancanza d'acqua perché le 6 ore settimanali (sempre se si è fortunati con le apparizioni dell'operaio) bastano a mala pena per il consumo estivo di una normale famiglia. Quest'incubo in salsa monrealese provoca, come se non bastasse, rilevanti esborsi di denaro perché i cittadini sono costretti a chiamare autobotti dei privati che per meno di quaranta euro non riempiono neanche un bicchier d'acqua ad un assetato nel mezzo del deserto del Sahara.

Orbene, ora abbiamo una nuova amministrazione a Monreale, speriamo che siano terminati i tempi dell'indifferenza verso Giacalone (addirittura nel precedente piano triennale delle opere pubbliche c'era un progetto di portare l'acqua della sorgente di Giacalone alla città di Monreale! Geniale, a dir poco). Sottopongo quindi i seguenti possibili miglioramenti e, se possibile, desidererei delle risposte dagli amministratori :

1) I cittadini di Giacalone, per riempire adeguatamente i serbatoi, hanno bisogno (come minimo) che vi sia l'erogazione continua, a pressioni accettabili, per due intere giornata, o nottate, a settimana (ritengo che due giornate siano compatibili con i livelli estivi della sorgente). Abbandoniamo le due orette e mezza che portano solo disagi alla vita ed alle vacanze delle persone.

2) La fontana di Giacalone, con ben quattro rubinetti, eroga acqua 24 ore su 24. Basterebbe creare una vasca di accumulo e la notte (magari da mezzanotte alle 6.30 quando non ci sono gli utenti della fontana) interrompere l'erogazione della fontana e convogliare l'acqua nella vasca di accumulo, poi convogliarla nelle tubazioni dell'acquedotto e fornirla all'utenza. Non credo sia molto difficile e costosa come soluzione (parziale) del problema.

3) Iniziare una seria comunicazione relativa alla fornitura 'appari e scompari' dell'acqua, comunicazione diversa dalla disponibilità del povero operaio. Il sito Internet sarebbe una soluzione economica e semplice, ma anche qualche volantino affisso sui contatori (se lo fa l'Enel perché il comune di Monreale non lo può fare?).

4) Da circa tre anni è stato detto e ripetuto che è stata trovata una vena d'acqua ad Aglisotto e che la stessa sarà convogliata verso Pioppo (in tal modo la parte alta di Pioppo non dovrebbe più attingere alla sorgente di Giacalone). Comunicare quali provvedimenti sono stati adottati e velocizzare quelli che rimangono da adottare.

5) Buttare nella spazzatura (si badi bene, facendo la raccolta differenziata) ogni progetto che preveda di trasferire la poca acqua della fonte di Giacalone a Monreale (che peraltro ha alcuni pozzi con capacità enormi).
Grazie per l'attenzione, ed eventualmente per le risposte precise ed esaurienti, da parte dei cittadini di Giacalone.

(lettera firmata)