Ieri sopralluogo dei tecnici dell’ufficio contro il dissesto idrogeologico
PALERMO, 8 agosto – Su input del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico si prepara a intervenire per mettere in sicurezza i terreni devastati dal pauroso incendio che nella notte tra il due e il tre agosto ha interessato la zona di Monreale, nel Palermitano.
Ieri i responsabili della Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce accompagnati dal sindaco Alberto Arcidiacono e dai tecnici comunali, hanno già effettuato un sopralluogo nelle zone più colpite e oggi, negli uffici di piazza Ignazio Florio, si è tenuta una riunione per individuare i primi passi da compiere. I lavori di consolidamento interesseranno, innanzitutto, il costone che sovrasta l'unica strada che porta alla frazione di San Martino delle Scale. Qui il fuoco ha sgretolato la parete rocciosa provocando una complessiva instabilità, come dimostra il materiale - pietre e detriti - finiti sull'asfalto.
Entro la fine di agosto, l'amministrazione monrealese redigerà un progetto di fattibilità tecnico-economica per l'intervento e ai primi di settembre verrà convocato un Tavolo tecnico per avviare l'iter che porterà all'acquisizione del Piano e all'individuazione delle risorse necessarie per i lavori che potrebbe interessare anche altre aree particolarmente danneggiate.
«Come promesso - dice il governatore Musumeci, che due giorni fa si era recato nei luoghi danneggiati dagli incendi insieme all'assessore alla Salute Ruggero Razza, al capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, al sindaco di Monreale e al presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia - stiamo intervenendo, subito, per eliminare le situazioni di pericolo che quel rogo, vasto e persistente, si è inevitabilmente lasciate dietro. La gente ha un grande bisogno di sicurezza, specialmente dopo fenomeni tanto devastanti. Ma ai cittadini continuiamo a chiedere di non abbassare la guardia, segnalando eventuali movimenti sospetti. Resta fuor di dubbio, infatti, che dietro tutto questo ci siano persone senza scrupoli».