Cassata, che bontà: ieri la storia del dolce al circolo Italia

L’evento inserito nell’ambito del "Caffè letterario". LE FOTO

MONREALE, 5 giugno – Ieri pomeriggio, nell'ambito del ciclo di incontri del "Caffè Letterario" del Circolo Italia, si è tenuto un incontro sulle origini della cassata siciliana. Dopo una breve presentazione del Presidente del Circolo Claudio Burgio sono seguite due dotte disquisizioni sulle origini del dolce e la trasformazione finale nella forma che oggi conosciamo.

Il professore Salvatore Demma ha fatto un excursus da Nerone, agli arabi, dai Normanni alle realizzazioni delle monache di clausura dal quattrocento al settecento, ponendo l'accento sul fatto che il primo riscontro di un dolce di pane e ricotta lo abbiamo nel "Declarus" di Angelo Senisio abate di San Martino delle Scale nel trecento, e come già nel monastero della "Martorana" si usasse confezionare la pasta reale e si cominciasse a usare per la confezione dei dolci il pan di Spagna.

Quindi Lillo Aricò ha disquisito su come nei primi del 1800 un pasticcere palermitano Salvatore Gulì da grande imprenditore dell'epoca brevettò la canditura dei frutti e della zuccata e aggiungendo al pan di spagna, la pasta reale, la glassa e i canditi ha creato il dolce nella conformazione che oggi noi conosciamo. Siamo in quel fulgido periodo quando a Palermo c'erano i Florio, e questa circostanza ha fatto conoscere questa splendida realizzazione ai Reali e nobili europei che venivano a soggiornare in Sicilia.
E' intervenuta la dirigente scolastica Moneti, che ha parlato del progetto scolastico che ha portato a realizzare questo incontro e l'assessore Pupella ha illustrato gli sforzi che la nuova amministrazione comunale vorrebbe attuare per far conoscere queste realtà storiche e gastronomiche.
Nel frattempo il pasticcere pluripremiato Nicola Venturella e il suo staff operavano l'assemblaggio di una magnifica Cassata alla siciliana che è stata alla fine offerta a degustata con soddisfazione da tutti i presenti.