Le ceramiche dei fratelli Gaetano e Saverio Ferraro sbarcano in America

Intanto arrivano altre prestigiose recensioni per “Il Bisanzio”

MONREALE, 4 maggio – Le ceramiche di Gaetano Ferraro potrebbero sbarcare presto in America. Nel corso di un incontro fra i fratelli Ferraro, Gaetano e Saverio, rispettivamente titolare della Fornace di Bisanzio e amministratore delle “Ceramiche di Bisanzio” e Mrs Belinda Ferraro, responsabile per l’esportazione negli Usa, si è parlato delle realtà locali dell’artigianato, di progetti di collaborazione e nuove iniziative da avviare all’estero.

Per l’occasione, l’artista monrealese, insieme alla moglie Gaetana Madonia, ha omaggiato una copia della rivista d’arte “Breathing art” in cui, ancora una volta, Ferraro, meglio noto come “Il Bisanzio”, è stato recensito con una sua opera, “Trinacria”. Si tratta di una tela con inserti in mosaico d’oro, di forma quadrata, 80 per 80, rappresentante il simbolo ancestrale della Sicilia a tre punte, i tre “pilastri” su cui si regge, Capo Peloro, Capo Passero e Capo Lilibeo.

Ad attrarre del quadro è soprattutto lo sguardo, azzurro come il mare, magnetico ma nel contempo rasserenante; un porto sicuro in cui tornare, da cui non si vuole partire, come la sua terra, la Sicilia, che nessuno vorrebbe abbandonare, nonostante in tanti siano stati e sono tuttora costretti a farlo, per contingenze economiche e sociali, ma mai per adesione libera. Un’isola “ricca”, come testimoniano le spighe in mosaico d’oro, allegoria della prosperità di beni, naturali e storici, che costellano ogni angolo della Sicilia.
Attraverso l’ottima padronanza dei mezzi tecnici e una capacità espressiva singolare, l’artista monrealese riesce a rielaborare in chiave moderna topos e sentimenti del passato, arricchendoli con una vibrante sensibilità in grado di legare ieri ed oggi con un filo diafano ma tuttavia percettibile.
Incisioni, maioliche, e olii sono creazioni in cui contaminazioni stilistiche lasciano comunque trapelare lo stile personale del Bisanzio, fatto sì di dialogo virtuale fra passato e presente ma anche fra Occidente ed Oriente.