Raccolta differenziata, tra criticità e risultati che cominciano ad arrivare

Riceviamo e pubblichiamo...

La raccolta differenziata a Monreale, dopo un avvio turbolento, per una insoddisfacente e insufficiente informazione della Comunità Monrealese, da parte della Pubblica Amministrazione, sembra cominciare a dare i risultati attesi: sia una drastica riduzione del conferimento di rifiuti indifferenziati presso le diverse discariche, sia una graduale e crescente accettazione e collaborazione da parte dei cittadini monrealesi.

Ma sono da segnalare alcune criticità, che andrebbero affrontate dall’Amministrazione di Monreale:
1) Come primo punto, vorrei segnalare come sia necessario il rispetto per la dignità dell’uomo, il rispetto per la dignità di quegli operatori che lavorano presso i centri di raccolta. Costoro si trovano ad operare in una situazione di notevole disagio, non potendo usufruire di un piccolo, modesto, ma fondamentale riparo dalle intemperie, né tantomeno potendo usufruire di servizi igienici. Basterebbero dei piccoli rifugi in legno, con annesso servizio igienico. Gli operatori ecologici tutti sono da encomiare per lo spirito di servizio, di sacrificio in cui operano.
2 ) Necessario vigilare meglio nelle periferie, affinché abbia fine l’abbandono illecito dei rifiuti. Nei confronti di quei pochi cittadini, che rimarranno riottosi al rispetto delle regole, bisognerebbe usare maniere forti, applicare sanzioni significative. La civiltà di un popolo si misura anche attraverso l’attenzione, la cura, il rispetto che lo stesso dimostra nei confronti dei suoi simili e della Natura. Basta allontanarsi poche centinaia di metri dal centro storico monrealese per dedurre che disponiamo di poca civiltà. Infatti, le periferie monrealesi sono ricoperte da molteplici discariche a cielo aperto, il bordo strada è ricoperto da erbacce. E’ uno scempio ambientale. Oltre che un oltraggio allo sguardo umano, tutto ciò comporta un notevole inquinamento dell’aria che respiriamo, un inevitabile inquinamento della terra e delle sue falde acquifere. Tutto ciò che respiriamo e di cui ci cibiamo è potenzialmente tossico. Certo, non è questa la Monreale ideale in cui tutti Noi vorremmo abitare; non è questa la Monreale che vorremmo presentare ai tanti turisti che la visitano: le civiltà passate hanno lasciato a tutti Noi esempi di brillanti monumenti, apprezzati da tutto il mondo, Noi lasciamo spazzatura alle future generazioni.

3) Così come bisognerebbe essere coercitivi verso chi, in maniera incivile, non rispetta le norme, l’Amministrazione Comunale dovrebbe essere altrettanto generosa e riconoscente, verso coloro i quali, e sono la stragrande maggioranza, conferiscono i rifiuti in maniera ordinata. Sino al luglio del 2018, il conferimento dei rifiuti differenziati presso i centri di raccolta, comportava una conseguente riduzione della TARI, in maniera crescente alla quantità di rifiuti conferiti, così come normato dall’art. 21 del Regolamento Comunale per la disciplina del tributo sui rifiuti (TARI). Ebbene, la raccolta differenziata su larga scala nel territorio Monrealese, dovrà comportare una fisiologica premialità, per la stragrande maggioranza dei cittadini, che stanno collaborando sia con spiccato senso civico, sia con notevole rispetto per l’ambiente. L’esponenziale aumento della raccolta differenziata comporta una notevole riduzione di rifiuti indifferenziati, da conferire in discarica, con notevoli benefici ambientali e con notevoli risparmi economici da parte dell’Amministrazione Comunale. Inoltre, i rifiuti differenziati ( carta, vetro, plastica, metallo) sono una risorsa: rivenduti alle aziende specializzate nel riciclo, producono un ineludibile ritorno economico. Qui sta la criticità: queste risorse finanziarie dovranno ricadere su tutti i Cittadini Monrealesi, che in maniera civile stanno collaborando. Deve scattare una assoluta premialità, con sensibile riduzione della TARI. Non si può correre il rischio che le risorse finanziarie, derivanti dalla rivendita dei rifiuti differenziati, servano a riparare buchi di bilancio. Non si può correre il rischio che il senso civico ed il rispetto dell’ambiente presenti nella stragrande maggioranza della Comunità Monrealese, possa servire a qualcuno per reperire fondi, da stornare per altri obiettivi! E non si venga a dire che l’evasione della TARI è notevole! Il compito di stanare gli evasori è dell’Amministrazione Comunale: questa eventuale inefficienza non può ricadere negativamente su chi paga regolarmente la TARI ed osserva scrupolosamente le norme di raccolta e conferimento, non può ricadere sui cittadini corretti.

4) Infine, vorrei osservare come tutte quante le Pubbliche Amministrazioni che si sono succedute dal 1994 ad oggi ( quelle della cosiddetta Seconda Repubblica),non abbiano dimostrato capacità progettuale di ampio respiro, anche in questo settore. Nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, pur avallando l’dea che è necessario implementare al massimo la raccolta differenziata, con contemporanea premialità per i Cittadini virtuosi, bisognerebbe considerare che i rifiuti non riciclabili potrebbero essere utilizzati come combustibile, per produrre energia. Esistono tante esperienze, sia in Europa che in Italia, di termovalorizzatori che producono energia elettrica e riscaldamento dalla combustione dei rifiuti non riciclabili. L’uso di questi impianti, a mio avviso, è da preferire alle discariche. In tutta Europa i rifiuti vengono inceneriti con percentuali diverse: in Svezia circa il 45% dei rifiuti viene incenerito, in Svizzera il 100%, in Danimarca circa il 50%, in Germania circa il 35%, in Italia appena il 10%. A Brescia esiste uno dei termovalorizzatori più grandi d’Europa, che soddisfa da solo circa 1/3 del fabbisogno di acqua calda e di energia elettrica dell’intera città. Nel Meridione d’Italia ed in Sicilia la gestione dei rifiuti è problematica. Le infiltrazioni della criminalità e la cattiva gestione del problema da parte degli Enti Pubblici preposti, rendono difficile la gestione del problema rifiuti. Gli interessi sono tali da impedire qualunque soluzione diversa dalle discariche, mal gestite e poco controllate. Diverse Regioni del Meridione d’Italia hanno le discariche sature e si trovano costrette ad esportare i loro rifiuti verso altre Nazioni Europee, ovviamente pagando lautamente il servizio. Nazioni che accettano ben volentieri di assolvere a questo servizio, sia perché pagate sia perché ricevono “ rifiuti-combustibile” gratuitamente, utilizzati per la produzione di energia elettrica. Quindi, hanno un doppio ritorno economico. Sarebbe utile che attorno a questo argomento potesse accendersi un dibattito tra cittadinanza ed Amministrazione Comunale, nell’auspicato tentativo di trovare soluzioni non estemporanee, ma definitive, nell’interesse delle future generazioni. Queste riflessioni non vorrei che venissero interpretate come una semplice critica verso l’operato dell’Amministrazione del Comune di Monreale, ma vorrei che venissero prese come spunto per una seria e serena riflessione sull’argomento, come incentivo affinché i servizi possano funzionare in maniera decorosa.