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Cimitero, barriere architettoniche non abbattute, accesso difficile per i disabili

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Per chi siede su una carrozzina necessario l’ausilio di parenti e dipendenti. IL VIDEO

MONREALE, 6 gennaio – Se un diritto va garantito – siamo convinti – va garantito a tutti. Soprattutto ai disabili. Un principio che reputiamo sacrosanto, ma che non sempre viene applicato. Come accade, purtroppo, al cimitero di Monreale, dove il diritto di far visita ai propri cari defunti, a volte viene negato.

Sono diverse, infatti, le aree cimiteriali inaccessibili a chi non gode della normale mobilità, a causa della presenza di barriere architettoniche che ostacolano la libera fruizione a chi, ad esempio, necessita di una carrozzina.
Va detto, per esigenze di chiarezza, che il cimitero di Monreale, progettato dal Basile nel XIX secolo, non è concepito per una fruizione a 360 gradi anche per chi non può raggiungere tutti i luoghi a causa della propria condizione. Proprio per questo, però, probabilmente, una maggiore attenzione a garantire il diritto di accesso a tutti andrebbe prestata. Il problema, però, continua ad essere lì, sotto gli occhi di tutti, ma purtroppo ancora bupassato, sul quale, amministrazione comunale, come le confraternite e le società mortuarie di mutuo soccorso, ciascuno per la propria parte, dovrebbero riflettere.
Le immagini che proponiamo in questo articolo risalgono a qualche giorno fa e mostrano le difficoltà di una famiglia al momento della tumulazione del padre, deceduto il giorno di Natale, perché alle prese con una carrozzina sulla quale siede la moglie del defunto, non in grado di deambulare autonomamente. L’uomo è stato seppellito nella cappella di quella che i monrealesi chiamano “Buona Mattia”, per arrivare alla quale è necessario salire una ripida scalinata. Tutto molto difficile, anzi impossibile, per la donna che per arrivarvi ha dovuto fare ricorso all’ausilio dei suoi parenti, compreso quello estremante gentile, ma ovviamente non obbligatorio, di Giuseppe Venturella, uno dei dipendenti comunali in servizio presso il cimitero.
Mia madre non potrà mai più far visita a mio padre e trovare conforto dal mettere un fiore sulla sua tomba – commenta amaramente uno dei figli – e questo è davvero ingiusto. Sarebbe necessario installare un altro camminamento per disabili o una sorta di elevatore per carrozzine, come avviene in tanti altri posti. Sulla tomba di mio padre un fiore lo metteremo noi, ma alla tristezza per la sua scomparsa aggiungeremo quella di non potervi fare accedere mia madre”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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