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La nostra Odissea a Monreale seguendo le indicazioni di Google

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Brutta avventura per due motociclisti di Pavia. Ce l’hanno raccontata

MONREALE, 25 agosto – Eravamo stati facili profeti, ma in realtà non ci voleva molto. Qualche giorno fa (leggi qui) avevamo segnalato la pericolosità della strada “suggerita” da Google Maps per chi, arrivando a Monreale, viene “dirottato” su via Tra Canali, con tutte le insidie che chi è monrealese e conosce quel tratto evita facilmente, ma nelle quali incappa, invece, chi è forestiero.

Il fatto si è verificato lo scorso 17 agosto, intorno alle 14,30. A quell’ora il signor C., 57 anni, pavese, assieme alle sua compagna di 47, nel tentare di raggiungere Monreale, ha pensato bene di affidarsi al navigatore di Google e di seguire le indicazioni, che, come avevamo segnalato qualche giorno fa, lo hanno condotto dritto dritto verso via Tre Canali. A quel punto il motociclista, a bordo della sua Yamaha Tracer 900, è stato costretto a fermarsi e per il peso notevole del mezzo, non è riuscito più a tenere la moto in piedi, pur tirando bene entrambe le leve dei freni. Troppa la pendenza per evitare di cadere: la moto è scivolata all’indietro ed i due motociclisti sono finiti violentemente a terra.

La moto ha riportato la rottura del bauletto e qualche graffio. Ben più gravi le conseguenze per i due occupanti: lui, nel tentativo di pararsi, si è rotto il gomito e si è anche slogato la caviglia, poiché il mezzo gli è caduto addosso. La sua compagna si è fatta molto male al piede e se non si è beccata pure un’infezione è stato solo per le cure mediche alle quali è stata sottoposta.
Fortunatamente, in questa brutta avventura, come lo stesso turista ammette, è scattata subito la corsa ai soccorsi ed alla solidarietà. “Abbiamo trovato delle persone squisite – ci racconta – che si sono premurate di darci aiuto e di venirci incontro in quei momenti molto difficili”.

I due motociclisti sono stati accompagnati in ambulanza al Pronto Soccorso dell’ospedale Ingrassia, dal quale (altra piccola Odissea), sono usciti solo a notte fonda. Nei giorni successivi, inoltre, si sono recati più volte nel nosocomio di corso Calatafimi, per ricevere le cure del caso.
”Abbiamo conosciuto gente splendida – dice ancora il turista pavese – compreso il gestore del B&B nel quale abbiamo trovato alloggio, che ci ha accompagnati e ci ha dato conforto. Inappuntabile pure il personale del 118, che ha agito con grande umanità e professionalità”.
Adesso il malcapitato visitatore sta valutando l’ipotesi di adire le vie legali contro il Comune: “Quella strada – aggiunge – è una vera e propria trappola – mancano le indicazioni che segnalino le pessime condizioni e che avvertano circa l’enorme pendenza. È giusto che il Comune provveda, prima che di questi casi ne capitino degli altri. Tornare a Monreale? Certo, non foss’altro che per ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato. I monrealesi sono gente splendida”.

Amplifon piccolo
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· Enzo Ganci · Editoriali

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