Lacrime e dolore alle esequie di Rosalba Maniscalco

L’ultimo saluto all’insegnante della Morvillo ieri nella chiesa di Santa Teresa

MONREALE, 15 marzo – Il volo di colombi bianchi e decine di palloncini azzurri e rosa hanno salutato, ieri pomeriggio, l’uscita dalla chiesa del feretro di Rosalba Maniscalco, insegnante e fiduciario del plesso “Giordano” della Scuola Morvillo. Maestra di Scuola d’Infanzia per professione, maestra di vita per passione.

“Rosalba era una donna bella fuori e bella dentro” - raccontano i colleghi – “solare, sempre sorridente, dall’aspetto sbarazzino e ragazzesco, affettuosa e disponibile con tutti. Esemplare educatrice: ha formato tante generazioni, trasmettendo loro valori e saperi, con la dolcezza e la semplicità che la caratterizzavano. Amava la vita e ha cercato di viverla al meglio, affrontando gli ostacoli che via via la stessa le ha presentato, sempre con coraggio e determinazione”.
Padre Innocenzo Bellante, che ha officiato la messa delle esequie presso la chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, ha evidenziato come la scelta del territorio monrealese, per l’ultimo saluto, denoti l’attaccamento dell’insegnante all’ambiente di vita dei suoi alunni e che lei, nata e cresciuta a Palermo, considerava la scuola come sua seconda casa.
Il direttore Stefano Gorgone, durante la funzione, ne ha tracciato il profilo umano e professionale, sottolineando il fatto che il dialogo e la centralità della persona erano i cardini della sua metodologia educativa.
“Disponibilità e accoglienza hanno caratterizzato il modo in cui si relazionava con genitori e colleghi” - rivela di lei il preside Luigi Caracausi, ex dirigente scolastico della scuola Morvillo che ben l’ha conosciuta – “Una disponibilità vera e reale che metteva chiunque a proprio agio”.
“L’aspetto più sorprendente di Rosalba – fa sapere l’attuale dirigente della scuola Morvillo, Concetta Giannino – è la semplicità con cui riusciva a coinvolgere tutti gli alunni, anche quelli con problematiche complesse. Dai racconti dei miei collaboratori capisco che Rosalba giungeva alla mente di questi bambini passando per le vie del cuore”.