La ristrutturazione del complesso monumentale “Guglielmo II”: un progetto che parte nel 1989

Fu una delibera del Consiglio comunale a dare il via all’iter

MONREALE, 5 febbraio - I lavori di trasformazione dell’ex monastero dei benedettini del complesso Guglielmo, che volgono ormai alla conclusione, hanno il loro punto di partenza nel verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n° 63 del lontano 28 marzo 1989, che aveva per oggetto: “Progetto di risanamento, musealizzazione, introduzione di nuove tecnologie per la fruizione del “Complesso del Duomo“ di Monreale - F.I.O.

Il sindaco era Enzo Giangreco che relazionava sul nuovo percorso urbano. Fu una giornata storica con il Consiglio che approvava l’ordine del giorno presentato dal consigliere Geppino Pupella, con 22 consiglieri presenti, 10 assenti. Poi l’assessore regionale ai Beni culturali ed ambientali trasmetteva al Comune di Monreale il via libera al progetto di risanamento del Complesso monumentale. Un progetto che prevedeva i seguenti interventi : recupero e trasformazione in museo dell’opera del Duomo, dell’antico dormitorio dei benedettini, restauro e trasformazione, in sala polivalente dell’ex chiesa degli Agonizzanti, trasformazione in museo del mosaico della Torre “Belvedere” ricadente all’interno della villa comunale e centro informazioni turistiche della Torre Fornace. Lavori finanziati con fondi Fio (Fondi investimento occupazionale) per un primo costo previsto in lire 25 miliardi.

Interventi favorevoli alle due prospettive: recuperare questi immobili abbandonati e dare lavoro. Un finanziamento per un disegno urbanistico –architettonico, con i suoi inserimenti in una nuova ottica occupazionale che opererà in un complesso di 33 mila metri quadrati. Era questa la prospettiva, indicata nel programma museale dell’architetto Gaetano Renda progettista, e in fase di completamento in questo 2017, per dare splendore ad un contesto conventuale unico al mondo , con servizi di altissimo livello ,con offerta di una struttura complessa che offrirà nuove prospettive di lavoro in diversi settori, e per dare una risposta alla funzione propria della città stessa nel vivere i vantaggi di un centro turistico e saperne cogliere i benefici di lavoro . Nelle previsioni : quello che arriverà a Monreale sarà un visitatore che cerca di catturare in pochi giorni il fascino di 9.300 metri quadri destinati al circuito museale, all’attività di studio, a quelle congressuali, alle mostre, alle infrastrutture.