430 le piantine di cannabis coltivate ed alimentate con allaccio abusivo alla rete elettrica
PALERMO, 13 settembre – I giudici della Corte dei Conti di primo grado hanno condannato l’architetto Nicolò “Riccardo” Cangemi, responsabile unico del progetto per la realizzazione del centro polisportivo ad Aquino a risarcire il Comune di Monreale per 244 mila euro.
Nel corso di un servizio antidroga nel territorio del Comune di Santa Cristina Gela, i militari hanno sorpreso i due uomini mentre si recavano presso un casolare abbandonato, in zona rurale, dove avrebbero gestito una serra indoor, ivi creata per la coltivazione di cannabis. All’interno dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto circa 430 esemplari di cannabis, con fusti dell’altezza media di 140 centimetri coltivati in vaso.
L’attività illecita veniva svolta con l’ausilio di attrezzature per il riscaldamento e l’irrigazione, alimentate grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica, scoperto con l’ausilio di tecnici Enel.
Dopo la convalida, il G.I.P. di Termini Imerese ha disposto, per il 46enne e il 25enne, l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Con la lavorazione e la successiva immissione della sostanza stupefacente ottenuta nel mercato al dettaglio, le piante avrebbero potuto fruttare diverse migliaia di euro; l’attività di contrasto alla produzione e al traffico di stupefacenti, svolta dall’Arma anche in provincia, risulta così determinante.
Le piante rinvenute sono state in parte campionate per le successive analisi a cura del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo, e per la restante parte sono state distrutte su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le attrezzature sono state poste in sequestro.