I militari lo invitano a tornare a casa: ne nasce una discussione. Nel pomeriggio la direttissima
MONREALE, 2 aprile – Aspettava che scoccasse la mezzanotte per poter prelevare contanti al bancomat, ma è stato bloccato dai carabinieri, in azione di perlustrazione del territorio per fronteggiare il diffondersi del contagio da coronavirus. Ne è seguita un’accesa discussione che si è trasformata in uno stato di fermo.
L’episodio si è verificato stanotte presso il distributore bancomat della banca Toniolo, in via Benedetto D’Acquisto. I militari hanno intimato a G.P. , monrealese di tornare a casa e non contravvenire all’obbligo di restarvi, nel rispetto delle disposizioni governative. L’uomo, però, si sarebbe rifiutato di uniformarsi alle indicazioni degli uomini dell’Arma e da lì ne è nata una discussione dai toni vibranti, che ha indotto i carabinieri a dichiarare G.P. in stato di fermo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Oggi, con il sistema di videoconferenza da remoto, si è tenuta l’udienza col rito direttissimo dinanzi al giudice monocratico Andrea Innocenti della IV sezione penale del tribunale di Palermo, che ha convalidato l’arresto per G.P., difeso dall’avvocato Piero Capizzi. Il giudice, però, ha ritenuto di non dover applicare le misure cautelari richieste dal piemme, Giulia Amodeo, che aveva chiesto per l’arrestato l’obbligo di dimora nel comune di Monreale e di presentazione alla Polizia Giudiziaria, rimettendolo in libertà. Il processo è stato rinviato a settembre, quando si discuterà nel merito della questione.