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Operazione “Cupola 2.0”, decapitati i nuovo assetti mafiosi della provincia

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

I carabinieri hanno eseguito 46 arresti. Settimo Mineo era il nuovo vertice

PALERMO, 4 dicembre – La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha disposto un fermo di indiziato di delitto - eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Palermo - nei confronti di soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni consumate e tentate, con l’aggravante di avere favorito l’associazione mafiosa denominata Cosa Nostra, fittizia intestazione di beni aggravata, porto abusivo di armi comuni da sparo, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa, risultato di quattro distinti procedimenti penali.

In particolare, le indagini hanno consentito di cogliere in presa diretta la fase di riorganizzazione in atto all’interno di Cosa Nostra, documentare l’avvenuta ricostituzione della “nuova” commissione provinciale di Palermo, trarre in arresto il “nuovo capo” della commissione provinciale, Settimo Mineo, capo del mandamento di Pagliarelli.
I contenuti dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11, presso la palazzina “M” del palazzo di giustizia di Palermo, alla presenza del procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, del procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi e del procuratore aggiunto Dda, Salvatore De Luca, nonche’ del comandante della Legione carabinieri “Sicilia”, generale Giovanni Cataldo e del comandante provinciale carabinieri di Palermo, colonnello, Antonio Di Stasio.

· Enzo Ganci · Editoriali

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