Resta il divieto di dimora a Monreale
MONREALE, 22 novembre – Da oggi Giovanni e Salvatore Salvatore, difesi dall’avvocato Salvino Caputo, tornano in liberta’. Tornano liberi pure L'altro Salvatore Messina (classe '90) e l'operaio Antonino Campanella. Il Giudice per le indagini preliminari , su richiesta del Pubblico Ministero ha disposto la revoca del regime di arresti domiciliari con imposizione del “ braccialetto elettronico “ imponendo il solo divieto di dimora nel territorio del Comune di Monreale.
Il provvedimento di revoca e conseguente messa in libertà e’ stato adottato, sia per la avanzata fase delle indagini preliminari che per l’avvenuto affievolimento delle esigenze cautelari. I Messina, furono tratti in arresto sei mesi fa nel contesto delle indagini relative alla gestione del cimitero regio della frazione di San Martino delle Scale. Subito dopo l’arresto, accogliendo in parte il ricorso presentato dal legale, il Tribunale del riesame dispose la concessione della misura degli arresti domiciliari con l’imposizione del sistema elettronico di controllo.
Durante le indagini i Ris di Messina coadiuvati dai Vigili del Fuoco per diversi giorni hanno svolto accertamenti all’interno del cimitero di San Martino per verificare la presenza delle salme e alcune bare sono state trasportate presso il Cimitero di Monreale. Ad oggi si attende l’esito degli esami disposti dai Carabinieri del Ris. Nel frattempo la Procura della Repubblica aveva disposto il sequestro del patrimonio intestato a Giovanni Messina. Il Tribunale per il riesame di Palermo accogliendo il ricorso della difesa dispose la restituzione del patrimonio in sequestro. Adesso si attende la conclusione delle indagini preliminari per verificare gli esiti delle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Palermo.