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"Turbata libertà degli incanti" nella gara per la raccolta rifiuti a Monreale: rinviati a giudizio due imprenditori di San Giuseppe Jato e San Cipirello

L’episodio risale al novembre di due anni fa. Quel giorno l’arresto non fu convalidato

MONREALE, 1 novembre - Il 18 novembre del 2015 il sancipirellese Ignazio Mustacchia ed il collega jatino Stefano Lo Greco furono protagonisti di una accesa baraonda scoppiata dentro gli uffici del Comune di Monreale

In corso c’era la gara per l’assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella cittadina normanna. Un appalto da 900 mila euro a base d’asta. I due protestavano per l’esclusione dell’impresa “Co.ge.si. srl” di San Giuseppe Jato, per la quale lavoravano. La ditta, che aveva presentato una propria offerta, venne esclusa perché non risultava tra le aziende invitate alla gara. Di qui le proteste che resero necessario perfino l’intervento dei carabinieri di Monreale. “Lei oggi gara non ne fa”, avrebbero urlato i due imprenditori al funzionario del Comune, interrompendo bruscamente le operazioni in corso. Mustacchia e Lo Greco quel giorno furono portati via dai carabinieri, ma l’arresto non venne convalidato perché il verbale di gara non faceva nessun riferimento all’interruzione. Ad aggiudicarsi l’appalto fu la “Ecogestioni srl” di Bagheria. La Co.ge.si presentò un ricorso al Tar, ma rinunciò alla richiesta di sospensiva degli atti prodotti dal Comune.

Per quei fatti arriva adesso a distanza di due anni la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pubblico ministero Gaetano Guardì. Mustacchia e Lo Greco sono accusati di “turbata libertà degli incanti” per avere tentato di impedire l’espletamento di una gara d’appalto. A difenderli sono gli avvocati Salvino Caputo, che assiste Lo Greco, e Giacomo Cannizzo, che difende Mustacchia. Il comune di Monreale si costituirà in giudizio come parte offesa. L’udienza preliminare è fissata per il 21 novembre.

(fonte: vallejatonews.it)