Giuseppe Berlich è stato sorpreso dai carabinieri
MONREALE, 16 settembre - Sabato scorso i Carabinieri del Nuclo Operativo Radiomobile della Compagnia di Monreale, durante un servizio di controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno tratto in arresto Giuseppe Berlich, trentunenne, nato a Scordia e residente a Monreale, sottoposto ai domiciliari per furto aggravato.
Berlich, assieme al pluripregiudicato palermitano 23enne, Marco Pirrotta, la notte di Capodanno era stato sorpreso dalla Polizia mentre tentava di svaligiare un deposito di surgelati in via Gian Lorenzo Bernini, nel quartiere Uditore a Palermo. In quel caso le volanti della Polizia avevano fatto irruzione nel piazzale sorprendendo i due malviventi giunti a "buon punto" nella loro opera di rimozione del contenuto di ben 5 furgoni frigoriferi. Stavano per essere portati via una settantina di colli contenenti gelati e surgelati, che erano già stati rimossi ed adagiati a terra in attesa di essere caricati a bordo di un mezzo parcheggiato nelle adiacenze.
In questo caso, invece, mentre i carabinieri si recavano in via Miceli, sorprendevano Berlich appoggiato al portone d'ingresso del suo condominio.
Il detenuto stava fumando una sigaretta in compagnia di un amico e, alle domande avanzate sulla sua presenza in quel luogo, secondo la ricostruzione effettuata dai militari, non avrebbe saputo fornire alcuna giustificazione valida, dicendo di essere uscito solo per fumare una sigaretta e prendere un po' d'aria, riconoscendo di non poter allontanarsi dalla sua abitazione sita al primo piano.
Ma l'episodio di sabato non sarebbe il primo, secondo quello che hanno potuto constatare i carabinieri. Infatti, solo una settimana fa, avrebbero sorpreso Berlich e poi arrestato per lo stesso medesimo motivo. Anche in questa occasione, dopo gli adempimenti di rito presso gli uffici della locale caserma, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, Berlich è stato ricondotto presso il suo domicilio in attesa di rito direttissimo che è stato fissato per ieri presso il Tribunale Ordinario di Palermo. In quella sede è stato convalidato l'arresto e il giudice ha rimesso tutti gli atti al Tribunale di Sorveglianza chiedendo un aggravamento della misura.