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Incidente di Pioppo, continuano a migliorare le condizioni di salute di Gabriele Di Liberto

A breve si sottoporrà ad ulteriori controlli clinici

MONREALE, 10 dicembre – Continuano a migliorare le condizioni di salute di Gabriele Di Liberto, il giovane 19enne superstite del terribile incidente stradale verificatosi lo scorso 1 novembre a Pioppo, lungo la strada statale 186, nel quale hanno perso la vita Angelo Marceca e Giacomo e Giosuè Guardì.

Il ragazzo, che a causa dell'incidente ha riportato un importante trauma cranico, un trauma toracico e diverse fratture ed escoriazioni, è tornato a casa lo scorso mese di novembre dopo una lunga degenza ospedaliera. Le ultime notizie, che ci giungono dai familiari, rappresentano un oggettivo miglioramento clinico. Grazie ai numerosi trattamenti medici ed alla sua tempra robusta e coraggiosa, le condizioni di salute di Gabriele progrediscono di giorno in giorno. Le varie fratture riportate in quel terribile incidente, infatti, vanno consolidandosi.  Qualche "attenzione particolare" merita ancora, invece,  la situazione toracica, messa a rischio dal forte trauma e dal conseguente collasso polmonare. Nei prossimi giorni il ragazzo verrà sottoposto, infatti, ad un ennessimo controllo medico che stabilirà il grado di funzinalità polmonare e la terapia più appropriata da seguire.
I miglioramenti clinici di Gabriele però faticano tuttavia a compensare il forte choc emotivo subito dal ragazzo. Gabriele, che ha saputo della perdita dei suoi cari amici considerati “fratelli e compagni di vita”, nonostante stia meglio, trascorre gran parte delle sue giornate in preda ad una grande commozione, come dimostra uno degli ultimi commenti postati dal ragazzo sul suo profilo facebook: “Sapete cosa vorrei? Vorrei una prova, nonostante tutti mi dicano che dopo non c'è niente, io vorrei una prova che voi ci siete ancora.. Io ho bisogno di credere che nulla è andato perso.. che è solo una questione di spazio.. che siete troppo lontani per ascoltare le mie grida disperate.. E se così fosse allora datemi un segno e io raccoglierò tutto il fiato che ho dentro per urlarvi che non vi dimenticherò MAI“.
Di notevole aiuto è però l'affetto che circonda Gabriele e che proviene dai parenti, dai numerosi amici e conoscenti ma soprattutto dagli stessi familiari di Angelo, Giacomo e Giosuè, che con grande generosità ed amore ricordano a Gabriele quanto sia significativa per tutti la sua completa guarigione, nel rispetto di se stesso ma anche per onorare la memoria dei suoi cari amici scomparsi.