Alice in Wonderland (2010)

La diciannovenne Alice (Mia Wasikowska) ricorda poco o nulla delle sue passate esperienze nel Paese delle meraviglie. Oggi è una ragazza insoddisfatta della vita e dall'umore instabile. Durante una festa, scopre che essa in realtà doveva coprire a sua insaputa una promessa di matrimonio; così fugge via e si imbatte nel "Bianconiglio". Cercando di raggiungerlo, cade in un pozzo che è l'ingresso per il regno incantato. Dopo essersi rimpicciolita e ingrandita grazie a una fiala e un pasticcino, Alice raggiunge un giardino dove incontra diversi buffi personaggi.

Il gruppo dubita di lei, ritendendola una "falsa Alice". Decidono così di interpellare il "Brucaliffo", il quale mostra loro una pergamena dove si legge della ragazza e del suo destino di liberatrice del regno incantato dal drago "Ciciarampa". Scampata per miracolo all'attacco del "Grafobrancio" (un'enorme bestia) Alice fugge via grazie ai due gemelli deformi "Panco" e "Pinco" (Matt Lucas). Intanto la Regina di cuori (Helena Bonham Carter) apprende del destino di Alice e infuriata la fa cercare.

Le avventure di Alice proseguono tra incontri fantasmagorici, più o meno fortuiti, come quelli con lo "Stregatto" e soprattutto con il "Cappellaio matto" (Johnny Depp). Proprio lui determinerà l'origine della rivolta contro il regno malvagio della Regina di cuori e l'ingresso nella faida della Regina bianca (Anne Hathaway), sua sorella buona. Alice sarà determinante nel riportare la pace.

Eccoci qui a commentare il declino (o, speriamo, solo il passo falso) di un mito vivente quale Tim Burton. Lo facciamo ovviamente con enorme dispiacere. In un altro luogo, sempre all'interno di questa rubrica, ne abbiamo decantato le lodi attraverso l'analisi della sua opera a nostro avviso migliore: quel Big Fish che pareva coronare una lunga carriera all'insegna dell'originalità e, per certi versi, unicità di questo grande autore e rappresentarne quindi la sopraggiunta maturità. Allora come si spiega questo Alice? Che non solo è privo della verve del regista, della sua straordinaria capacità di delineare caratteri folli e outsiders, del suo gusto per il gotico; ma è anche privo del significato più profondo (ma anche delle strutture più superficiali) del capolavoro di Lewis Carroll.

Eppure la materia sembrava congeniale a Burton: la descrizione di una giovane dispersa in un mondo popolato da creature apparentemente prive di ragione, di cui Alice diventa l'eroina proprio per la sua capacità di tessere una trama a partire da ciò che, per definizione, non può averla: la follia. E invece niente di tutto questo. Alice -  che per qualche strana ragione è stata descritta un po' più avanti negli anni e (im)memore del Paese delle meraviglie - è un'eroina fantasy con un destino già scritto sulle spalle, una spada da trovare e un drago da sconfiggere. La perfezione tecnica di scenari e personaggi è OVVIAMENTE del tutto irrilevante se le lacune di base sono così gravi. L'unica risposta alla domanda di cui sopra risiede, a mio avviso, nelle ingerenze del "Leviatano" Disney che tutto appiattisce e tutto vuole conforme a sè.

GIUDIZIO: 5/10
SITO UFFICIALE: disney.co.uk/DisneyMovies/alice/

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Trailer

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Scheda del film:
Titolo originale: Alice in Wonderland
Lingua originale: Inglese
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2010
Durata: 110 min
Genere: avventura, fantastico
Regia: Tim Burton
Soggetto: dal romanzo di Lewis Carroll
Sceneggiatura: Linda Woolverton
Produttore: Tim Burton, Joe Roth, Richard D. Zanuck, Jennifer Todd, Suzanne Todd
Produttore esecutivo: Peter M. Tobyansen
Casa di produzione: Walt Disney Pictures, The Zanuck Company, Team Todd, Tim Burton Animation Co.
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: Chris Lebenzon
Effetti speciali: Michael Lantieri, Michael Dawson
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: Robert Stromberg

Interpreti e Personaggi:
Mia Wasikowska: Alice Kingsley
Johnny Depp: Cappellaio matto
Helena Bonham Carter: Regina Rossa
Anne Hathaway: Regina bianca
Crispin Glover: Fante di cuori

Candidature e Premi:
2 Satellite Awards 2010: migliori costumi e migliori effetti visivi