Christine (Alison Lohman) è impiegata presso l'ufficio prestiti di un importante istituto di credito. Da qualche tempo, da quando cioè è in odore di promozione, avverte sul collo il fiato di un collega che potrebbe presto superarla ed entrare di diritto nelle grazie del direttore. L'affermazione sul lavoro viene vissuto da Christine come una sorta di riscatto soprattutto verso la famiglia del compagno, eccessivamente esigente nei suoi confronti. Pur di non apparire perdente ai loro occhi, Christine decide di dare al direttore una prova di risolutezza.
L'occasione le si presenta il giorno in cui una vecchia gitana, Mrs. Ganush (Lorna Raver), entra nel suo ufficio per chiedere una proroga su un prestito che le consentirebbe di non perdere la casa. Combattuta tra il desiderio di aiutare la gitana e quello di non sfigurare agli occhi del direttore, Christine si fa violenza e rifiuta la proroga. Il gesto provoca l'ira funesta di Mrs. Ganush che scaglierà sulla malcapitata la maledizione del demone Lamia.
Sam Raimi non ha bisogno di presentazioni. La sua immensa (e meritata) fama tra gli appassionati di cinema horror è legata principalmente alla trilogia de La Casa (La Casa, 1981; La Casa 2, 1987; L'Armata delle Tenebre, 1993). Chi lo conosce per i suoi primi capolavori, sa bene quanto Raimi sia stato uno sperimentatore della tecnica di ripresa. Alcune sequenze della trilogia appaiono folli e virtuosistiche, al limite dell'esplosività.
Raimi ha scardinato dal di dentro lo stile di ripresa inaugurato da maestri quali Carpenter, Hooper e Craven, volto a prediligere inquadrature statiche e, sovente (soprattutto del caso di Carpenter), la soggettiva del maniaco omicida di turno. Raimi invece inventa una sorta di "soggettiva libera", applicata ora al mostro, ora a un insetto, ora a un oggetto o comunque a un elemento funzionale alla costruzione dinamica della sequenza. Tutto ciò che sta sulla scena può diventare insomma prospettiva da cui (e con cui) sostenere una porzione di film. Raimi è anche un virtuoso della scrittura. I suoi capolavori più riusciti offrono il ritmo della commedia, se non addirittura della farsa, applicata all'horror. Dunque, dopo la parentesi "ingombrante" di Spider man, che aveva annullato buona parte della personalità artistica del vero Raimi, ecco arrivare questo Drag me to hell a rassicurarci sul ritorno del regista statunitense. La sua cifra stilistica, infatti, è pienamente ripresa e rispettata.
Il film si presenta come un divertissement horror/comico dal ritmo esaltante. La macchina da presa torna a volare leggera accompagnando gli stati d'animo dei personaggi e assecondando la tensione o lo shock del momento con movimenti spesso imprevedibili e angolature mai scontate. Irresistibile poi il personaggio della zingara, che si presenta come l'incarnazione stessa della superstizione, capace solo con uno sguardo di fare tremare gli animi più scettici. L'unica perplessità può derivare solo dal considerare l'opera come una continua citazione autoreferenziale, ai limiti cioè dell'autocompiacimento. Ma il ritmo è tale e la scrittura è così fresca e spontanea che tutto passa presto in secondo piano. Insomma, parafrasando le avventure del buon Peter Parker, sembra proprio che Sam Raimi abbia davvero recepito la lezione dal tessiragnatele: "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità!" Bisognava dunque tornare alle origini. Ben fatto Sam!
GIUDIZIO: 7,5/10
SITO UFFICIALE: dragmetohell.co.uk
Gallery
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Trailer
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Scheda del film:
Titolo originale: Drag Me to Hell
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 2009
Durata: 99 min/colore
Genere: horror/comic
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Ivan Raimi, Sam Raimi
Produttore: Robert Tapert, Sam Raimi, Grant Curtis
Produttore esecutivo: Joe Drake, Nathan Kahane, Joseph Drake
Casa di produzione: Ghost House Pictures, Buckaroo Entertainment
Distribuzione (Italia: Universal Pictures
Fotografia: Peter Deming
Montaggio: Bob Murawski
Effetti speciali: Bruce Jones
Musiche: Christopher Young
Scenografia: Steve Saklad
Costumi: Isis Mussenden
Interpreti e Personaggi:
Alison Lohman: Christine
Justin Long: Clay
Lorna Raver: Mrs. Ganush
David Paymer: Mr. Jack
Dileep Rao: Rahm Jas
Candidature e Premi
2 Scream Awards 2009: Best Horror Movie e Best Scream-Play
Saturn Awards 2009: miglior film horror
Titolo originale | Drag Me to Hell |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2009 |
Durata | 99 min |
Colore | colore |
Audio | sonoro |
Rapporto | 2,35 : 1 |
Genere | horror comic |
Regia | Sam Raimi |
Sceneggiatura | Ivan Raimi, Sam Raimi |
Produttore | Robert Tapert, Sam Raimi, Grant Curtis |
Produttore esecutivo | Joe Drake, Nathan Kahane, Joseph Drake |
Casa di produzione | Ghost House Pictures, Buckaroo Entertainment |
Distribuzione (Italia) | Universal Pictures |
Fotografia | Peter Deming |
Montaggio | Bob Murawski |
Effetti speciali | Bruce Jones |
Musiche | Christopher Young |
Scenografia | Steve Saklad |
Costumi | Isis Mussenden |
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