Nathan (Robert Sheehan), Simon (Iwan Rheon), Kelly (Lauren Socha), Curtis (Nathan Stewart-Jarrett) e Alisha (Antonia Thomas) sono cinque ragazzi terribili che si ritrovano a scontare (e condividere) un periodo di servizi sociali per avere commesso reati minori. Seguiti a vista dall'assistente sociale Tony, iniziano a conoscersi e a confrontarsi; la loro natura ribelle li tiene - almeno inizialmente - a debita reciproca distanza. Cinque individualità insomma, forti e autonome, che rimarranno tali almeno fino all'evento catastrofico, leit-motiv del serial.
Una grandinata anomala (con chicchi grossi quanto palloni da calcio) si abbatte sul luogo dove lavorano i ragazzi e in cui si trova anche il loro assistente sociale. Il gruppo tenta di ripiegare al coperto ma viene colpito da un fulmine. Da quel preciso istante le loro vite cambieranno per sempre in quanto scopriranno di avere sviluppato dei superpoteri. Anche Tony, a sua volta investito dal fulmine, sviluppa dei poteri speciali che lo portano ad accanirsi contro i ragazzi; ne nasce una colluttazione in cui l'uomo ha la peggio e viene ucciso.
I cinque provano a seppellire - insieme al cadavere - questa tremenda esperienza, ma il rischio di essere scoperti si cela dietro l'angolo. Intanto scopriamo che i superpoteri appartengono anche ad altri individui della comunità. Una di questi, una ragazza, darà filo da torcere a Nathan e compagni grazie alla sua facoltà di condizionare le menti. Ne nasce uno scontro che avrà un epilogo molto importante per l'intreccio e riguarderà proprio Nathan, di fatto il protagonista principale.
La britannica serie Misfits nasce dalla mente geniale di Howard Overman e si avvale della briosa regia di Tom Green. Al di là della sua pregevole fattura tecnica, dell'elegante fotografia e delle musiche selezionate da orecchie più che esperte, ciò che colpisce in questo strepitoso prodotto televisivo è la forza dei personaggi e la "schiettezza" di dialoghi e situazioni, nonché l'assoluta lontananza da stereotipi del genere. Provate a guardare in sequenza la prima puntata di Heroes (modello quasi naturale di riferimento) e quella di Misfits. TUTTO CAMBIA. Innanzitutto lì si punta sul disegno cosmico, ci si imbarca in spiegazioni e contro-spiegazioni, si dà una patina di glamour ai personaggi principali e i dialoghi fin da subito appaiono roboanti, da Marvel vecchio stampo. In Misfits invece non frega niente a nessuno di scoprire il perchè e il come; semplicemente i ragazzi protagonisti devono fare i conti con questa loro condizione. PUNTO. I dialoghi poi sono quanto di più politically scorrect mi sia capitato di udire e il sesso è spiattellato lì sullo schermo senza tanti filtri, nella sua meravigliosa semplicità e senza inutili edulcorazioni.
La genialità dello script si evince da altri suoi aspetti. I giovani, ad esempio, acquisiscono superpoteri per certi versi fatti su misura rispetto alle loro caratteristiche individuali. Senza volervi anticipare nulla, vi dico solo che è Simon il personaggio più interessante in assoluto poichè la sua evoluzione è narrata con rara maestria e l'attore che lo interpreta è sicuramente il più talentuoso. Questo non vuol dire che gli altri sfigurino, anzi. Insomma questa osmosi tra poteri e caratteristiche psicologiche rende ancora più avvincente l'intreccio e, di fatto, è ciò che spinge a legarsi a personaggi inizialmente tanto spigolosi e distanti dagli schemi. Si perchè Misfits all'inizio vi disturberà e anche parecchio. Non comprenderete subito l'origine di questa sensazione, ma la risposta sta nella già accenata distanza da modelli acclamati e, quindi, da stilemi codificati; per cui, anche se lontano e diverso praticamente da tutto ciò che abbiate visto finora, o forse PROPRIO PER QUESTO, Misfits vi inchioderà alle poltrone e vi affascinerà fino a catturarvi in modo quasi viscerale.
C'è qualche differenza sostanziale tra le due stagioni qui esaminate. La prima è di certo superiore. Presenta i personaggi, ci catapulta in un universo folle e senza regole, ci assale come la tempesta anomala del primo episodio e stravolge il nostro modo di percepire un prodotto del genere. La seconda consolida, soprende meno e si fa più "classica" ammiccando maggiormente all'universo dei supereroi. Rimane comunque estremamente godibile e la puntata in cui i nostri eroi si scontrano con il villain dei latticini è tra le cose migliori che mi sia capitato di vedere in TV. Insomma STRA-CONSIGLIATA!!
Il presente articolo si riferisce ALLE PRIME 2 STAGIONI, da me già visionate.
GIUDIZIO STAGIONI 1-2: 8,5/10
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Sigla
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Scheda del serial:
Titolo originale: Misfits
Paese: Regno Unito
Anno: 2009 – in produzione
Formato: serie TVGenere: fantascienza, umorismo nero
Stagioni: 3
Episodi: 21
Durata: 45 min (episodio)
Lingua originale: inglese
Interpreti e Personaggi:
Iwan Rheon: Simon Bellamy (stagioni 1 - 3)
Robert Sheehan: Nathan Young (stagioni 1 - 2)
Lauren Socha: Kelly Bailey (stagioni 1 - 3)
Nathan Stewart-Jarrett: Curtis Donovan (stagione 3)
Antonia Thomas: Alisha Bailey (stagioni 1 - 3)
Joseph Gilgun: Rudy Wade (stagione 3)
Prima visione
Prima TV Regno Unito: 12 novembre 2009 Rete televisiva E4 Prima TV in italiano (gratuita): 3 febbraio2011 Rete televisiva Rai 4 Prima TV in italiano (pay TV): 10 gennaio 2011 Rete televisiva Fox Candidature e Premi:1 BAFTA TV Award per la miglior serie drammatica (2010) 1 RTS Television Award per il sonoro (2010)
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