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Shutter Island (2010)

| Andiamo al cinema

Anni '50. Gli agenti federali Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio) e Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono inviati presso l'ospedale psichiatrico di Ashecliffe nell'isola di Shutter; luogo al di fuori del mondo e delle sue regole, nel quale vengono rinchiusi i peggiori assassini compulsivi in circolazione. I due sono incaricati di indagare su una certa Rachel Solando, rinchiusa ad Ashcliffe per l'omicidio dei suoi tre figli, e che risulta ora misteriosamente scomparsa.  

Le ricerche sembrano non portare a nulla, ma Daniels e Aule si ritrovano bloccati sull'isola per via di un uragano. Poco male, poichè Daniels intende approfittare della permanenza forzata per indagare anche sui metodi curativi ideati dal direttore dell'ospedale Dr. Cawley (Ben Kingsley) con l'avallo del Dr. Jeremiah Naehring (Max Von Sidow) suo braccio destro. Gli interrogatori, inizialmente mirati al ritrovamento di Rachel, confermeranno all'agente alcuni suoi sospetti su presunti esperimenti al cervello malato di vari degenti. 

Intanto Daniels inizia ad avere degli incubi dove incontra la moglie Dolores (Michelle Williams), morta anni prima in un incendio. La donna gli svela alcuni tasselli che potrebbero risultare rilevanti per la soluzione dei misteri. Per di più l'isola di Shutter ospiterebbe anche l'assassino di Dolores: un pazzo piromane sfigurato da una terribile cicatrice. Le indagini condurranno Daniels ad un faro nei pressi di una scogliera, dove potrà trovare le risposte che stava cercando.

Parlare di un film di Martin Scorsese porta inevitabilmente ad affrontare argomenti che vanno oltre il film stesso per sfociare in considerazioni riguardanti il cinema tutto. Per certi versi Scorsese è il cinema. Così come lo sarebbe qualsiasi classico vivente. Pensiamo a Takeshi Kitano, a Woody Allen, a Roman Polanski... Autori insomma che riversano in ogni singola opera una particella di cinema puro, secondo una prospettiva particolare resa però universale dal loro essere maestri tanto nella tecnica (si parla di cinema "alla Scorsese" ad esempio) che nel messaggio. Shutter Island ci comunica molto dello Scorsese dei nostri giorni, ma lo fa attraverso stilemi e canoni che riassumono buona fetta di storia del cinema noir. Assimilati Robert Siodmak e Michael Powell (ovvero due colossi indimenticabili della tensione su pellicola), Scorsese ne effettua una perfetta sintesi, suffragata da un'attenzione stilistica a tratti disarmante, oserei dire "abbagliante". Meravigliosa in tal senso la fotografia di Robert Richardson, strepitose le scenografie di Dante Spinetti, assolutamente convincente la regia che a tratti fa il verso addirittura a Orson Welles (mi riferisco soprattutto al modo "trasversale" di inquadrare Di Caprio, che ricorda molto lo stile utilizzato da Welles in Quarto Potere, 1941).     

Così come aveva fatto in Cape Fear, Il Promontorio della Paura (1991), Scorsese si diverte ad esibire i meccanismi del terrore, tormentando in modo quasi insostenibile sia il personaggio principale che, in ultima analisi, gli stessi spettatori. Shutter Island è a tutti gli effetti un trattato sulla follia e, in quanto tale, si assume il compito di sconvolgere i piani interpretativi senza volere per questo rinunciare all'impianto narrativo tipico del noir gotico. Rimane cioè un classico pur assumendo il punto di vista di una psiche malata assorbita da un flusso spazio/temporale scombinato. In questa sua schizofrenica struttura bi-fronte, il film mi ha ricordato Strade Perdute (1997) di David Lynch, dove però si arrivava a più estreme conseguenze. La genialità dello script, tratto da un romanzo Dennis Lehane, sta nel presentarsi inizialmente come scontro tra il personaggio principale e l'ambiente circostante (mal di mare, scogliere, uragano, luoghi non accessibili), che appare sfaccettato, indecifrabile, enigmatico, oscuro e impervio. Salvo poi sconvolgere tutto, spostando il conflitto su un piano psicologico o, se vogliamo, "psichiatrico". E allora ci accorgiamo che l'isola altro non è che un cervello malato che tutto inghiotte: sogni, speranze... persino noi spettatori.

GIUDIZIO: 9/10
SITO UFFICIALE: shutterisland.com

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Trailer

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Scheda del film:
Titolo originale: Shutter Island
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 2010
Durata: 138 min/colore
Genere: thriller
Regia: Martin Scorsese
Soggetto: Dennis Lehane
Sceneggiatura: Laeta Kalogridis
Produttore: Brad Fischer, Mike Medavoy, Arnold Messer, Martin Scorsese
Produttore esecutivo: Laeta Kalogridis, Dennis Lehane, Louis Phillips
Casa di produzione: Paramount Pictures, Columbia Pictures
Distribuzione (Italia): Medusa Film
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Thelma Schoonmaker
Effetti speciali: R. Bruce Steinheimer
Scenografia: Dante Ferretti
Costumi: Sandy Powell

Interpreti e Personaggi:
Leonardo DiCaprio: Edward "Teddy" Daniels
Mark Ruffalo: Chuck Aule
Ben Kingsley: dott. John Cawley
Michelle Williams: Dolores Chanal
Emily Mortimer: Rachel Solando
Max von Sydow: dott. Jeremiah Naehring

Candidature e Premi:
2 Premi IOMA 2010 (su 7 Nominations): Miglior Attore Protagonista (Leonardo DiCaprio), Miglior Sceneggiatura Non Originale.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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