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Breaking Bad (2008 - n.c.) - Stagioni 1, 2 e 3

| Andiamo al cinema

La serie televisiva Breaking Bad è stata concepita dalla mente geniale di Vince Gilligan (già vincitore di 2 Golden Globe per X-Files) e trasmessa per la prima volta in America, per la AMC nel Gennaio 2008. Fin dalla primissima puntata, della breve (solo 7 episodi) ma intensa prima stagione, Breaking Bad è subito in grado di colpirci duro allo stomaco e di scuotere violentemente le nostre coscienze. L'incipit è bruciante: un uomo in mutande in mezzo al deserto punta una pistola verso l'orizzonte mentre il "pericolo" si avvicina con un dispiegarsi di sirene urlanti.

Prima ancora che la fonte delle sirene sopraggiunga, l'uomo lascia una breve dichiarazione ad una videocamera, poi accade l'inaspettato... Subito dopo si torna indietro nel tempo per iniziare a raccontare nel dettaglio la vita di colui che risponde al nome di Walter White (Bryan Cranston), apprezzato professore di chimica all’high school di Albuquerque, un tipo mite e remissivo e poco incline a fare valere le proprie ragioni, che preferisce piuttosto la strada del accondiscendenza e del quieto vivere.

Per di più Walt si vede costretto a barcamenarsi tra un lavoro non appagante, almeno dal punto di vista economico, la moglie sessualmente insoddisfatta (Anna Gunn), un figlio portatore di handicap (RJ Mitte) e un cognato fin troppo esuberante, poliziotto dell'anti-droga (Dean Norris). Ma quando tutto sembra scorrere inesorabilmente sugli stessi binari, ecco che arriva una scossa.

Entra in gioco infatti ciò a cui gli autori alludono con l'espressione "breaking bad": Walt scopre di essere malato terminale di cancro ai polmoni e da questo momento la sua vita, ma sarebbe più giusto dire la sua personalità, cambia radicalmente. Egli inizia a ribellarsi, ad affrontare le situazioni con un'inedita verve, persino i rapporti sessuali con la moglie Skyler iniziano a funzionare splendidamente. Ma il cambio di rotta vero e proprio avverrà di li a poco, quando casualmente Walt si imbatte in un suo ex studente, Jessie (Aaron Paul), sorpreso mentre fugge via da una retata dell'anti-droga condotta proprio da suo cognato Hank. Giorni dopo Walt scova Jessie e gli fa una proposta a dir poco insolita: sfruttando le proprie conoscenze nel ramo della chimica molecolare, cucinerà la migliore metanfetamina che si sia mai vista, mentre il giovane dovrà occuparsi dello spaccio. Con gli introiti del business Walt potrà pagarsi le costosissime spese mediche e assicurare alla propria famiglia un futuro più che dignitoso se le cose dovessero mettersi per il peggio. Risolti i principali problemi logistici, legati all'acquisto di sostanze e attrezzature, i due acquistano un camper e si rifuggiano in mezzo al deserto per porre in essere il loro progetto. Inutile dirvi che da questo momento gliene succederanno davvero di tutti i colori.

Le premesse, meravigliosamente aperte durante la prima stagione, esplodono clamorosamente nella seconda che rasenta a mio avviso la perfezione formale e di scrittura. Il montaggio è ai limiti del virtuosismo ed è coadiuvato da un'azzeccatissima colonna sonora. Vengono aggiunti nuovi personaggi che si uniscono a quelli già conosciuti e consolidati, arricchendo il tutto alla stregua di nuovi "strumenti musicali" che conferiscono all'opera di Gilligan il senso di una poderosa e vivace polifonia. Breaking Bad è intimamente Pulp con sporadiche incursioni nello splatter, ma è anche profondamente grottesco e surreale. Direi, senza timore di apparire irriverente, che è la migliore sintesi mai vista tra Tarantino (Pulp Fiction certo, ma anche e soprattutto Le Iene) e Boyle (Trainspotting). I claustrofobici e "ordinari" interni delle location si alternano senza soluzione di continuità con i vastissimi paesaggi del deserto, in entrambi i casi vi troveremo personaggi farseschi quanto sopra le righe che interverranno nella storia anche sparendo dopo pochi minuti. In ogni caso tutti, ma proprio tutti, lasciano decisamente il segno (2 esempi: l'indiano che recupera il camper nella prima stagione o all'impagabile zio di Tuco nella seconda).

La terza stagione conferma quanto di buono già visto, pur senza offrire particolari guizzi di genio e clamorose novità. Vero è che fanno il loro ingresso alcuni personaggi chiave funzionali all'intreccio (soprattutto i killer gemelli). Dal punto di vista strutturale gli episodi continuano a insistere sull'espediente del "flashforward": ovverosia dovremo affrontare un incipit inspiegabile che verrà poi spiegato grazie al fisiologico dipanarsi degli eventi. Dal punto di vista narrativo invece, viene progressivamente abbandonato il tema della malattia (centralissimo soprattutto nella prima stagione e in gran parte della seconda) a favore del tema della crisi coniugale e del tentativo da parte del protagonista di lasciarsi alle spalle la carriera di malavitoso. Ho volutamente evitato di scendere troppo nel dettaglio, anche perchè non voglio togliervi nessuna delle sorprese che questa splendida serie saprà offrirvi. Sappiate comunque che stiamo parlando di uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni, in grado di soddisfare tanto gli smaniosi di azione pura quanto i palati più fini; anche perchè il grandissimo ritmo è intervallato dalle pause giuste dove possono esprimersi le singole doti recitative dei protagonisti, tutte decisamente al di sopra della media.

Il presente articolo si riferisce ALLE PRIME 3 STAGIONI, da me già visionate.

GIUDIZIO STAGIONI 1-2: 9/10
GIUDIZIO STAGIONE 3: 8/10

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Sigla

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Scheda del serial:
Titolo originale: Breaking Bad
Ideatore: Vince Gilligan
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2008 – in produzione
Formato: serie TV
Genere: drammatico
Stagioni: 4
Episodi: 46
Durata: 47 min (episodio)
Lingua originale: inglese

Interpreti e Personaggi:
Bryan Cranston: Walter White
Aaron Paul: Jesse Pinkman
Anna Gunn: Skyler White
Dean Norris: Hank Schrader
Betsy Brandt: Marie Schrader

Candidature e Premi
2008
Emmy Award - Outstanding Lead Actor in a Drama Series - Bryan Cranston;
Emmy Award - Outstanding Single-Camera Picture Editing for a Drama Series - Questione di chimica (Pilot);
Writers Guild of America (WGA) Award - Best Dramatic Episode - Questione di chimica (Pilot);
Satellite Award - Best Actor in a Drama Series - Bryan Cranston;
Peabody Award Breaking Bad: AMC, Sony Pictures Television, High Bridge Productions, Gran Via Productions;

2009
Emmy Award - Outstanding Lead Actor in a Drama Series - Bryan Cranston;
Emmy Award - Outstanding Single-Camera Picture Editing for a Drama Series - ABQ;
Prism Award - Best Drama Series Multi-Episodes Storyline (prima stagione);

2010
Saturn Awards - Miglior serie su tv via cavo;
Saturn Awards - Miglior attore non protagonista - Aaron Paul;
TCA Awards - Miglior drama;
Emmy Award - Outstanding Lead Actor in a Drama Series - Bryan Cranston;
Emmy Award - Outstanding Supporting Actor in a Drama Series - Aaron Paul.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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