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Big Bang Theory (2007 - n.c.) - Stagioni 1, 2 e 3

| Andiamo al cinema

La creatura di Chuck Lorre, quella che è ormai divenuta la serie televisiva di riferimento per l'universo nerd/geek (ovvero gli appassionati di fumetti, videogiochi, giochi di ruolo, cinema e serial tv soprattutto di fantascienza/appassionati di tecnologia) si avvale di un concept di base strepitoso anche se non originalissimo, ovvero il disastro di proporzioni epiche ottenuto avvicinando, oltre la misura di guardia, il mondo e il sistema di valori di alcuni giovani cervelloni studiosi di fisica con quello di una sexy biondina svampita.

La forza di Big Bang Theory, serie americana di punta della CBS, giunta ormai alla quinta stagione, sta proprio nell'effetto dirompente di questo accostamento, oltre che nella bravura sorprendente dei suoi interpreti, capaci di rendere credibile l'assurdo e, in un certo senso, assurdo il credibile. Il fisico sperimentale Leonard (Johnny Galecki) e il fisico teorico Sheldon (Jim Parsons) condividono lo stesso appartamento e le stesse amicizie, visto e considerato che trascorrono gran parte del tempo libero con l'ingegnere aerospaziale Howard (Simon Helberg) e l'astrofisico Rajesh (Kunal Nayyar).

Ovviamente il tempo libero di un gruppo di nerd/geek conclamati coincide con reunion per giochi di ruolo, tornei online di videogame (Halo 3 sembra avere la precedenza) visioni condivise di serial tv sci-fi (e qui sembra che Battlestar Galactica abbia il sopravvento sulle altre) ma anche gare di aquiloni da competizione e feste in maschera rigorosamente a tema.

Le abitudini dei quattro ragazzi verranno però sconvolte dall'arrivo dell'adorabile biondina di nome Penny (Kaley Cuoco), che diventerà - letteralmente - la "ragazza della porta accanto". Iniziano da qui, a partire da questo preciso momento (che possiamo considerare il vero e proprio Big Bang a cui probabilmente il titolo della serie fa riferimento) le avventure/disavventure dei protagonisti, i quali difficilmente riusciranno a comprendere l'universo di Penny pur restando affascinati e inevitabilmente attratti dalla sua presenza peperina e conturbante. Soprattutto Leonard si innamorerà perdutamente della ragazza, innescando quello che probabilmente è il vero leit-motiv della serie. Ma se il filo conduttore è quindi di tipo sentimentale (con tutti i risvolti canonici del genere "amore impossibile") il personaggio chiave è senza dubbio Sheldon. Se gli altri tre sono nerd/geek coscienti della loro natura "aliena" rispetto al resto del mondo e dei loro coetanei, quindi anche desiderosi talvolta di "normalizzare" la propria condizione, Sheldon invece è totalmente a proprio agio nella sua condizione di alterità rispetto a qualsiasi essere umano gli graviti intorno (familiari, amici, conoscenti o colleghi). Egli è quindi una sorta di SUPER-NERD/GEEK che si bea della propria condizione di superiorità e anzi la spiattella senza pudore a chiunque gli capiti a tiro (diversissimo in questo dal suo coinquilino).

Sheldon è anche un concentrato di tic sociopatici e fissazioni tanto radicate da essere veri e propri paradigmi esistenziali (proverbiale ad esempio il suo attaccamento alla postazione di sinistra del divano o la sua bussata compulsiva a tre tocchi alla porta di Leonard e Penny). Insomma, anche quando non direttamente coinvolto nel tema della puntata, Sheldon rimane comunque centrale e la sua straripante presenza scenico/verbale consente agli sceneggiatori di scongiurare i tempi morti (di fatto praticamente inesistenti). I personaggi di Wolowitz (playboy sgraziato ed eternamente destinato al fallimento) e Rajesh (vittima di un mutismo cronico nei confronti del sesso femminile) poi sono ben più che semplici spalle; gli stessi autori, nel corso delle varie stagioni, se ne rendono perfettamente conto aggiungendo ai loro personaggi svariate sfaccettature e rendendoli per questo ancora più convincenti. Big Bang Theory dunque convince fin dalla "fase di decollo" e le prime due stagioni servono a "raggiungere quota" senza intoppi, anche se quà e là si avvertono gli inevitabili interventi di assestamento per trovare la giusta quadratura. Ma è nella terza stagione che la serie esplode in tutta la sua bellezza; sempre per restare alla metafora del volo, direi che al suo terzo anno di vita essa raggiunge la giusta "velocità di crociera" e tutto fila via a meraviglia.

Per concludere, consiglio vivamente Big Bang Theory che rappresenta un appuntamento praticamente IRRINUNCIABILE per i veri nerd/geek, ma non mancherà di offrire un intrattenimento piacevole e di sicuro appeal anche per coloro che non sono particolarmente avvezzi a un certo tipo di cultura ma vogliono comunque dilettarsi con un prodotto fresco, ben recitato e di assoluto valore. C'è da dire che la serie è stra-piena di riferimenti alla scienza e alla fisica oltre che a situazioni e personaggi presenti in anni e anni di produzioni cinematografiche, televisive, fumettistiche e videoludiche, ma il tutto è dosato con una tale intelligenza da non risultare mai ingombrante o fastidioso.

Il presente articolo si riferisce ALLE PRIME 3 STAGIONI, da me già visionate.

GIUDIZIO STAGIONI 1-2: 8/10
GIUDIZIO STAGIONE 3: 9/10

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Sigla

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Scheda del serial:
Titolo originale: The Big Bang Theory
Ideatore: Chuck Lorre, Bill Prady
Regia: Mark Cendrowski
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2007 – in produzione
Formato: serie TV
Genere: sitcom
Stagioni: 5
Episodi: 87
Durata: 22 min (episodio)
Lingua originale: inglese
Prima TV Stati Uniti d'America: 24/09/2007
Rete televisiva: CBS

Interpreti e Personaggi:
Johnny Galecki: Leonard Hofstadter
Jim Parsons: Sheldon Cooper
Kaley Cuoco: Penny
Simon Helberg: Howard Wolowitz
Kunal Nayyar: Rajesh Koothrappali

Premi:
2009 - AFI Awards: Tra i dieci programmi televisivi dell'anno
2009 - TCA Awards: Miglior serie TV commedia
2010 - People's Choice Awards: Miglior serie TV commedia
Miglior attore in una serie TV commedia a Jim Parsons

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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