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Real Steel (2011)

| Andiamo al cinema

Due grandi nomi del cinema di intrattenimento, vere e proprie miniere di idee (anche se non sempre riuscitissime) come Steven Spielberg e Robert Zemeckis producono questo giocattolone per famiglie tutto cuore e acciaio, affidando la regia a un esperto di commedie (!!) come Shawn Levy e la distribuzione alla Disney. Metteteci anche che la storia si basa su un racconto fantascientifico dell'autore cult Matheson; capirete quindi quanto fosse indecifrabile - almeno nelle sue premesse - il senso di tutta quanta l'operazione.

Eccovi dunque la trama in breve: Charlie Kenton è un ex pugile che è stato costretto a farsi da parte quando il mondo della nobile arte è stato invaso da giganteschi robot d'acciaio. Privo ormai di qualsiasi prospettiva, Charlie è diventato un promotore di incontri di pugilato fra automi e si guadagna a malapena da vivere assemblando robot scadenti e in disuso e organizzando match nei vari ring clandestini da cui spesso esce perdente e indebitato.

Ma proprio quando pensa che le cose non possano andare peggio di così, ecco che nella sua vita improvvisamente riappare il figlio Max. Dopo un'iniziale, reciproca riluttanza, padre e figlio uniscono le loro forze per costruire e addestrare un robot malandato ribattezzato ATOM e trasformarlo così in un pugile da combattimento. Sullo sfondo di un'arena brutale e priva di regole, Charlie avrà finalmente l'occasione di un insperato ritorno grazie all'aiuto del suo nuovo pugile meccanico.

Chi spera di trovare in questo film qualcosa che somigli a una riflessione sulla meccanica umanoide al servizio della sete tutta umana di violenza, o una metafora dello sfruttamento da parte del sistema sportivo degli atleti da combattimento "reali", o ancora un racconto di come sarà la vita nel futuro anche attraverso un'esperienza sportiva, rimarrà fortemente deluso. Perchè Real Steel non è altro che un solido, onestissimo film per famiglie che punta dritto ai sentimenti, seppure attraverso un notevole senso del ritmo e un azzeccatissimo comparto tecnologico; e lo fa passando non solo attraverso la più classica delle storie di rivincita sportiva (inutile dirvi quanto il film si rifaccia ai classici di Stallone, soprattutto Rocky IV e Over the Top) ma anche raccontando una tenera e credibile storia tra un padre e un figlio (anche in questo riecheggia il secondo titolo già citato del guru degli action-movie anni ottanta).

Non appena le intenzioni del film vi saranno chiare, inizierete decisamente a divertirvi e appassionarvi, anche perchè le interpretazioni sono tutte robuste (a parte un paio di passaggi in cui ho trovato il giovanissimo Dakota Goyo un po' petulante).  Soprattutto Hugh Jackman appare convincente in un ruolo che sembra ritagliato su misura per la sua prestanza atletica e per la sua espressione da spaccone senza regole. Real Steel mette da parte dunque ogni velleità filosofeggiante e si butta a capofitto in una dimensione ludica, ma questo non vuol dire che sia "stupido" o peggio inutile. Tutt'altro. Personalmente poi ho molto apprezzato la scelta di dare un volto "familiare" ad Atom (ricorda il robot del film d'animazione Il Gigante di Ferro) e l'avere evidenziato il rapporto con il ragazzino, richiamando così in modo esemplare tutto un filone di anime seriali giapponesi che ha in Astroganga il suo esponente principale.

GIUDIZIO: 7,5/10

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Trailer

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Scheda del film:
Titolo originale: Real Steel
Lingua originale: inglese
Paese: Stati Uniti
Anno: 2011
Durata: 127 minuti
Genere: azione, drammatico, fantascienza
Regia: Shawn Levy
Soggetto: Richard Matheson (racconto) - Dan Gilroy, Jeremy Leven (storia)
Sceneggiatura: Leslie Bohem, John Gatins
Produttore: Shawn Levy, Susan Montford, Don Murphy Robert Zemeckis, Rick Benattar, Eric Hedayat
Produttore esecutivo: Steven Spielberg, Dan Lin, Josh McLaglen, Mary McLaglen, Jack Rapke, Steve Starkey
Casa di produzione: Angry Film, ImageMovers, DreamWorks
Distribuzione (Italia): Walt Disney Pictures
Fotografia: Mauro Fiore
Montaggio: Dean Zimmerman
Musiche: Danny Elfman

Interpreti e Personaggi:
Hugh Jackman: Charlie Kenton
Dakota Goyo: Max Kenton
Evangeline Lilly: Bailey
Anthony Mackie: Finn
Kevin Durand: Ricky

· Enzo Ganci · Editoriali

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