Studio Ghibli regala al giovane Hiromasa Yonebayashi, già animatore di Spirited Away e ora al suo esordio come regista, l'occasione di prendere in mano il testimone del maestro Miyazaki, che in questa nuova produzione firma solo la sceneggiatura. Yonebayashi ha quindi il compito di mantenere lo spirito dell'operazione sui livelli elevati ai quali siamo ormai abituati, senza per questo scadere in facili citazionismi verso le opere del mentore, e sceglie un soggetto rimasto chiuso nel cassetto per decenni e ispirato ai racconti di The Borrowers dell'autrice inglese Mary Norton.
Eccovi la trama in breve: Sotto il pavimento di una grande casa situata in un rigoglioso giardino alla periferia di Tokyo, vive Arrietty, una minuscola ragazza con i suoi altrettanto minuscoli genitori. Tutto ciò che Arrietty e la sua famiglia possiedono, lo "prendono in prestito" dalle due vecchiette che abitano la casa: la cucina a gas, l'acqua e il cibo, e ancora tavoli, sedie, utensili, o prelibatezze come le zollette di zucchero. Tutto viene preso in piccolissime quantità, così che le padrone di casa non se ne accorgano.
Un giorno Sho, un ragazzino di 12 anni, si trasferisce nella casa delle vecchiette. Nonostante i genitori di Arrietty le abbiano sempre raccomandato di non farsi vedere dagli umani, la giovane non vuole ascoltarli e Sho si accorge della sua presenza. I due ragazzi iniziano a confidarsi l'uno con l'altra e, in breve tempo, nasce un'autentica amicizia.
Come spesso accade negli anime giapponesi, la fascinazione per un'opera letteraria europea viene filtrata utilizzando stilemi della cultura del Sol Levante. Non fa eccezione Arrietty che dei racconti originari mantiene comunque inalterato lo spirito. Arrietty è anche un omaggio a diversi anime televisivi prodotti almeno un trentennio fa. Sarebbe facile pensare a Lo strano mondo di Minù di Tatsuo Hayakawa ovviamente, ma l'avere incentrato la storia sul rapporto tra il personaggio umano e la ragazza-gnomo rimanda più a Dolce Memole di Osamu Kasai. Arrietty è un film magico che racchiude in sè un'enorme pregio: quello di renderne del tutto immersiva la visione; questa è una caratteristica tanto dei colossal quanto dei film discreti dall'anima grande. Il film dello Studio Ghibli appartiente ovviamente alla seconda categoria e ci regala fin dall'inizio un viaggio in un mondo miniaturizzato e ricchissimo di particolari. Impossibile elencare ad esempio la serie infinita di utensili presenti nella casetta degli gnomi; difficile non perdersi nei meandri di un mini-mondo che trova nell'universo degli umani un background fantasmagorico se visto con gli occhi della protagonista.
Simile in questo a Brisby e il segreto di Nimh di Don Bluth, Arrietty gioca molto sulla descrizione delle capacità delle creature in miniatura di approcciarsi a uno spazio "alieno" e infinitamente più ampio. In Arrietty è anche presente un sottotesto sociologico di indubbio spessore e che rimanda tanto alla condizione di reietti o comunque "diversi" dei suoi protagonisti, costretti per scelta e necessità di rimanere ai margini della comunità umana, quanto al loro utilizzare gli oggetti in modo sano e per certi versi funzionale proprio a quel mondo al quale non possono avvicinarsi più di tanto. Simili in questo a certe specie di insetti, Arrietty e i suoi simili utilizzano oggetti e residui di vivande lasciate dagli umani, rimettendoli così in un ciclo vitale che senza il loro intervento sarebbe impensabile. Pur restando ancorato ai temi ecologisti tanto cari al maestro Miyazaki, Yonebayashi insiste soprattutto su un tema di fondamentale importanza nella nostra epoca: quello del riciclaggio. C'è ovviamente anche una strizzata d'occhio a certi temi generazionali che parlano di emancipazione giovanile dal proprio nucleo familiare per un'apertura al mondo e all'altro da sè.
GIUDIZIO: 8,5/10
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Trailer
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Scheda del film:
Titolo originale: Karigurashi no Arrietty
Lingua originale: Giapponese
Paese: Giappone
Anno: 2010
Durata: 94 min/colore
Genere: Commedia, drammatico
Regia: Hiromasa Yonebayashi
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Produttore: Toshio Suzuki
Produttore esecutivo: Hayao Miyazaki
Distribuzione (Italia): Lucky Red
Storyboard: Hiromasa Yonebayashi
Art director: Noboru Yoshida, Youji Takeshige
Animatori: Akihiko Yamashita, Megumi Kagawa
Musiche: Cécile Corbel
Interpreti e Personaggi:
Giulia Tarquini: Arrietty
Manuel Meli: Shō
Aurora Cancian: Sadako
Doriana Chierici: Haru
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