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Hereafter (2010)

| Andiamo al cinema

Quando, svariati mesi fa, lessi di questo progetto del grande Clint Eastwood non vi nascondo che ne fui perplesso. Immaginai un Eastwood poco ispirato, costretto a cavalcare l'onda (lunghissima) di un genere che conta svariati epigoni e che sembra davvero avere esaurito la possibilità stessa di raccontarci qualcosa di originale. Per fortuna, invece, quello che sempre più si conferma come uno dei registi più solidi e sensibili del cinema contemporaneo è riuscito a modellare in chiave personalissima un tema estremamente difficile e complesso.      

Il film narra le drammatiche vicende di tre individui la cui esistenza viene toccata dalla morte anche se in modi diversi. George (Matt Damon) è un operaio americano che ha un rapporto speciale con l'aldilà: egli infatti riesce a comunicare con i morti, ma farebbe di tutto per perdere questa capacità. Marie (Cécile de France) è una giornalista francese che ha avuto un'esperienza tra la vita e la morte che ha sconvolto tutte le sue certezze durante un terribile tsunami che si è abbattuto sull'Indonesia. 

Infine Marcus (Frankie McLaren) è uno studente londinese che ha perso la persona che gli era più cara, ovvero il fratello gemello, deceduto a causa di un incidente stradale e ora sta cercando disperatamente delle risposte. Le loro storie finiranno quindi con l'intrecciarsi e le loro vite verranno condizionate dalle consapevolezze acquisite sull'aldilà.

Grazie alla fortissima scena iniziale (quella dello tsunami) il resto del film offre allo spettatore una chiave di lettura ritmica piuttosto interessante: quella della "quiete dopo la tempesta". Clint, nella sua infinita delicatezza e poeticità, questo lo sa bene e ritengo che il suggerimento sia ricercato e voluto. In questa calma (apparente) che ci abbraccia e ci accoglie dalla fine dello tsunami in poi, potremo riflettere insieme al regista e ai suoi splendidi interpreti su un tema difficile ma di interesse universale come la vita dopo la morte. Eastwood però dribbla fin da subito i canoni classici del genere, e persino qualsiasi interpretazione religiosa della materia trattata, imponendo il suo intelligente, schietto e laicissimo umanismo. Tutto questo si traduce mirabilmente in un racconto sull'aldi...qua, in cui il soprannaturale è solo percepito, intuito, pur rimanendo condizionante. Nessun fantasma quindi, nessun segno evidente di contatto, a parte la breve sequenza del cappellino nella metropolitana, che infatti potrebbe essere una lieve nota stonata, se non fosse funzionale all'intreccio.

Ho ritrovato anche un'altra chiave di lettura, questa non tanto legata al ritmo quanto alla sostanza del racconto e riguarda la triade dei protagonisti. I tre personaggi, il cui incontro è congegnato e rappresentato al meglio, grazie alla solidissima sceneggiatura di Peter Morgan, rappresentano una sorta di "nucleo familiare inconsapevole", la cui ragion d'essere risiede in un inspiegabile aldilà, anche questo estremamente laico: ovvero il misterioso "altro luogo" rispetto al corpo contingente della scrittura. Per pochissime sequenze ci sembra quasi di scorgerlo questo aldilà, soprattutto nel modo in cui i tre sentono di appartenersi e nel modo in cui, grazie al reciproco ritrovamento, si aprono al futuro. Questo è l'autentico messaggio di Clint, che raggiunge l'apoteosi poetica nell'ultima delicatissima sequenza in cui il personaggio di Damon può lasciarsi alle spalle la visione tragica del passato e concedersi un'emozionante premonizione "terrena". Finalmente quindi possono materializzarsi il contatto tra due mani vibranti e l'abbraccio tra un figlio e la madre. Capolavoro.   

GIUDIZIO: 9,5/10

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Trailer

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Scheda del film:
Titolo originale: Hereafter
Lingua originale: inglese, francese
Paese: Stati Uniti
Anno: 2010
Durata: 129 min/Colore
Genere: drammatico
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Peter Morgan
Produttore: Clint Eastwood, Robert Lorenz, Kathleen Kennedy
Produttore esecutivo: Frank Marshall, Tim Moore, Peter Morgan, Steven Spielberg
Casa di produzione: The Kennedy/Marshall Company
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: Tom SternMontaggio: Joel Cox, Gary Roach
Effetti speciali: Scanline VFX
Musiche: Clint Eastwood
Scenografia: James J. Murakami

Interpreti e Personaggi:
Matt Damon: George Lonegan
Cécile de France: Marie LeLay
Bryce Dallas Howard: Melanie
Frankie McLaren: Marcus
George McLaren: Jason

· Enzo Ganci · Editoriali

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