Bastardi senza gloria (2009)

Nella Francia occupata dai nazisti, il colonnello delle SS Hans Landa (uno strepitoso Christoph Waltz) stermina "come ratti da appartamento" un'intera famiglia di ebrei nascosta in un casolare di campagna. Si salva solo la giovane Shosanna (Melanie Laurent) che riesce a fuggire e a rifugiarsi a Parigi. Decisa a vendicarsi, organizza un attentato sfruttando l'imminente partecipazione del Fuhrer e delle alte cariche del Reich ad una prima cinematografica. Il piano si incrocerà con quello ordito dai "Bastardi", un commando di ebrei americani a caccia di scalpi tedeschi e assetati di sangue, al comando dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt).

Dedico meno spazio del solito alla sinossi perchè voglio raccontarvi un aneddoto che riguarda Quentin Tarantino, regista di questo capolavoro, illuminante per comprenderne la personalità. Durante il Festival di Cannes nell'edizione in cui Tarantino si accingeva a vincere la Palma d'oro per il suo Pulp Fiction (1994), caso volle che il regista del Tennessee si imbattesse in Michele Soavi.

Soavi è un (semisconosciuto) regista italiano autore di slasher come Deliria (1987) e La Chiesa (1989) . Unico suo trionfo ad Avoriaz proprio per l'horror Deliria, poi un lungo anonimato con qualche comparsata come attore. Leggenda vuole che a Cannes Tarantino scorgesse Soavi e si gettasse ai suoi piedi al grido di "Oh mio Dio sei Soavi, il regista italiano di maggior talento!". Ecco, questo è Quentin Tarantino.

Profondo conoscitore di tutto il cinema in ogni sua espressione, dall'horror serie B di Soavi ai capolavori di Ernst Lubitsch, cresciuto divorando le vhs del videonoleggio presso cui lavorava, il "bad boy" del cinema americano ha ormai raggiunto un'impressionante maturità artistica che gli consente di padroneggiare praticamente qualsiasi registro espressivo. Con i Bastardi, Tarantino si discosta dal suo terreno privilegiato (il Pulp) ma lo fa solo in apparenza: infatti la sua rilettura della persecuzione degli ebrei è quanto di più tarantiniano si potesse ipotizzare o concepire. Questo è un chiaro segno di come egli sia ormai un classico vivente, in grado di imprimere il proprio marchio su qualsiasi script o sceneggiatura. Ma la sua ri-lettura diviene addirittura ri-scrittura della Storia. Infatti grazie al potere salvifico e terapeutico del cinema (non a caso l'epilogo catartico si svolge all'interno di una sala cinematografica) i cattivi vengono annientati e il corso degli eventi viene stravolto.

Sembra di assistere insomma a un viaggio temporale in cui i fatti vanno come tutti vorremmo che fossero andati. E questo, come accennato, proprio grazie alla funzione rasserenante della settima arte. La prova degli attori va da più che buona (come nel caso di Pitt e della Laurent) a eccezionale (nel caso di Waltz). Ma il punto di forza del film sono certamente i dialoghi: sempre tesi, bellissimi, capaci di sorreggere inquadrature mai - per Tarantino - così statiche o intere scene, senza mai risultare pesanti o superflui. Se dovessi scegliere una tra le innumerevoli splendide qualità di cui il film è costellato, di sicuro direi la sua capacità di non farci sentire la nostalgia per l'azione. E per il cinema contemporaneo, ammalato di videoclip, non è poco. Un'ultima curiosità: il film è (tra le altre cose) una sorta di omaggio al cinema di Enzo Castellari, regista di spaghetti western.

GIUDIZIO: 9/10
SITO UFFICIALE: inglouriousbasterds-movie.com 

Gallery
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Trailer

Scheda del film:
Titolo originale: Inglourious Basterds
Lingua originale: inglese, francese, tedesco, italiano
Paese: USA/Germania
Anno: 2009
Durata: 153 min/colore
Genere: guerra, azione
Regia: Quentin Tarantino
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Produttore: Lawrence Bender
Distribuzione (Italia): Universal
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Sally Menke
Tema musicale: The Green Leaves of Summer (Nick Perrito)
Scenografia: David Wasco 

Interpreti e Personaggi:
Brad Pitt: tenente Aldo Raine
Christoph Waltz: colonnello Hans Landa
Eli Roth: sergente Donnie Donowitz "L'Orso Ebreo"
Michael Fassbender: tenente Archie Hicox
Diane Kruger: Bridget von Hammersmark
Daniel Brühl: Frederick Zoller
Til Schweiger: sergente Hugo Stiglitz
Mélanie Laurent: Shosanna Dreyfus 

Candidature e Premi:
Premi Oscar 2010: miglior attore non protagonista (Christoph Waltz);
Festival di Cannes 2009: miglior interpretazione maschile (Christoph Waltz);
Golden Globe 2010: miglior attore non protagonista (Christoph Waltz);
5 Premi Ioma 2010: miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista (Christoph Waltz), miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio;
Satellite Awards 2009: miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
2 Screen Actors Guild Awards 2009: miglior cast, miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
BAFTA 2010: miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
David di Donatello 2010: miglior film straniero
Nastri d'argento 2010: miglior film extraeuropeo
Saturn Awards 2009: miglior film d'azione/di avventura/thriller