Coraline è una graziosa undicenne dotata di forte temperamento e spirito investigativo. Frustrata dal trasferimento con i genitori in una monotona località dell'Oregon, inizia a esplorare ogni anfratto della sua nuova casa, anche perchè papà e mamma non fanno altro che lavorare e finiscono così per trascurarla. Subito dopo il suo arrivo, Coraline conosce Wybie, un bambino timido e schivo che se ne va in giro con indosso uno strana maschera sempre accompagnato da un gatto.
Intanto, durante una delle sue perlustrazioni in giro per casa, Coraline trova una porticina. Essa è in realtà un punto di accesso verso una dimensione parallela, solo in apparenza identica a quella reale. Varcata la soglia, Coraline ritrova gli stessi ambienti della sua nuova casa e perfino i suoi genitori, ma in una versione molto più divertente e amorevole. La madre è pronta a prepararle gustosi manicaretti, il padre suona allegramente il piano e vuole sempre giocare con lei. L'unica stranezza sono dei bottoni neri cuciti sui loro occhi.
La dimensione parallela si estende anche al vicinato e ai noiosi personaggi appena conosciuti. Poco ci vuole quindi affinchè la bambina pensi seriamente di abbandonare per sempre il mondo reale. Scoprirà presto, però, che la nuova mamma è in realtà una terribile strega, bramosa di bimbi insoddisfatti da intrappolare, tramite la sostituzione degli occhi con i bottoni, nel mondo parallelo.
La morale che sta dietro al capolavoro di Henry Selick - già regista di Nightmare before Christmas (1993) con personaggi e storia di Tim Burton - è piuttosto semplice e immediata: mai eccedere nei desideri e valorizzare il più possibile ciò che ci circonda. Questa semplicità di fondo non va scambiata con una sbrigatività o, peggio, con una sostanziale banalità del messaggio: ogni fiaba che si rispetti si presenta spiattellando gli intenti moraleggianti e suggerendo, sotto sotto, tutta una serie di letture alternative a una seconda o terza lettura. Ma ciò che rende Coraline straordinario è la potenza della messinscena. La mirabolante profondità di campo, il sapiente utilizzo dei colori, la consistenza "plastica" dei personaggi trasformano l'ultima opera in stop motion americana in qualcosa di mai visto. Per una volta non si vuole stupire lo spettatore con l'effetto speciale o l'accorgimento tecnico, ma di questi si intende fare uno strumento narrativo aggiunto.
La stop motion (utilizzo di pupazzi ripresi con speciali videocamere, un passo alla volta) è stata integrata con tecniche di ripresa in 3D che le conferiscono un indimenticabile retrogusto da teatro di marionette. Il tutto è suffragato da una sceneggiatura non straordinaria, ma che fa bene il proprio compito. Essa si mette infatti al servizio della regia e della messinscena. I dialoghi sono intelligenti e mai scontati. Ciò che non deve essere detto rimane tra le righe, accompagnando sempre lo spettatore verso l'idea degli autori e la finalità di ogni battuta. E di autori con la A maiuscola stiamo parlando. Coraline infatti è tratto da un racconto di Neil Gaiman, autore la cui fantasia è seconda a pochi nel panorama contemporaneo. Il suo script, come già accennato, è stato sapientemente rielaborato da Henry Selick che ormai riesce tranquillamente a viaggiare con le sue gambe avendo assimilato (e per certi versi addirittura superato) la poetica del maestro Tim Burton.
GIUDIZIO: 8,5/10
SITO UFFICIALE: http://www.coraline.com/
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Scheda del film:
Titolo originale: Coraline
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 2009
Durata: 100 min/colore
Genere: animazione, fantastico
Regia: Henry Selick
Soggetto: Neil Gaiman
Sceneggiatura: Henry Selick
Produttore: Claire Jennings, Mary Sandell
Casa di produzione: Laika Entertainment House, Pandemonium
Distribuzione (Italia) Universal Pictures
Fotografia: Pete Kozachik
Montaggio: Christopher Murrie, Ronald Sanders
Musiche: Bruno Coulais, They Might Be Giants
Doppiatori originali:
Dakota Fanning: Coraline Jones
Teri Hatcher: Madre di Coraline/Altra madre
John Hodgman: Padre di Coraline/Altro padre
Robert Bailey Jr.: Wybie Lovat
Keith David: Il gatto
Doppiatori italiani:
Eva Padoan: Coraline Jones
Francesca Fiorentini: Madre di Coraline/Altra madre
Sergio Lucchetti: Padre di Coraline/Altro padre
Gabriele Patriarca: Wybie Lovat
Paolo Marchese: Il gatto
Candidature e Premi:
Academy Awards 2010: Nomination Miglior film d'animazione - Henry Selick;
Golden Globe Awards 2010: Nomination Miglior film d'animazione;
British Academy of Film and Television Arts Awards 2010: Nomination Miglior film d'animazione;
PGA Awards 2010: Nomination Miglior Film d'Animazione;
American Film Institute Awards 2009: Vincitore I dieci film dell'anno.
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