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Il Caimano (2006)

| Andiamo al cinema

Il regista trash Bruno (Silvio Orlando) ormai in odore di disgrazia artistica ma non solo (leggi in primis problemi con moglie, una bravissima Margherita Buy) riceve un soggetto realizzato dalla giovane sovversiva Teresa (Jasmine Trinca). In realtà Bruno vorrebbe realizzare il seguito del suo “cult” Maciste contro Freud, ma visto che i soldi non ci sono allora decide di accettare la sfida proposta dalla ragazza: in pratica un soggetto su Silvio Berlusconi, dove vengono messe in evidenza luci (poche) e ombre (tantissime) di cui è intessuta la sua fulminante carriera.

Inizia così la ricerca del personaggio principale (impagabile Michele Placido nel ruolo dell’attore interpellato per il ruolo,  che si ritira poi vilmente) mentre scorrono delle “visioni” anticipatrici del film prodotte proprio dalla fervida immaginazione di Bruno con un interprete molto simile fisicamente al nostro Premier. Si incastrano ad esse le disgrazie private del protagonista, e qui la meravigliosa maschera tragicomica a cui ormai Orlando ci ha abituati dà il meglio si sé.

Perché Il Caimano è un bel film? Non certo in quanto è un film su Berlusconi. Anche perché sarebbe pure sbagliato affermarlo. E nemmeno per la sua capacità di fotografare uno nostro scorcio di realtà. E allora perché? Basti dire che il “rumore” che ha anticipato l’uscita del film di Nanni Moretti, una sorta di anticipazione del fragore di un’imminente cascata, ha avuto il dono di presentarsi al pubblico come un elegante e brioso ruscello.

Ecco, penso che questa sia una giusta metafora per descrivere un film che ha il coraggio di suggerire una natura completamente diversa, accumulando, quindi, aspettativa nel pubblico, per poi mostrarsi per quello che è: un film semplice, bellissimo, che ha il suo centro in un dramma privato che tocca solo incidentalmente il piano pubblico/politico. Se vogliamo, Il Caimano è anche una rappresentazione chiara di come il Moretti contemporaneo sia ormai un regista disilluso, disincantato, che ha ormai stemperato il suo animo “sovversivo” in una miscela perfetta di pubblico e privato che si traduce in prodotti validissimi. Insomma sono ormai lontani i tempi di Io sono un autarchico (1976) o di Ecce Bombo (1978). Ma va benissimo così.

Strano però che uno dei nostri registi più impegnati e politicamente più attivi abbia scritto e diretto un'opera volutamente distaccata da risvolti politici, giudicati forse troppo ingombranti. Strano, oppure normalissimo, visto e considerato che Moretti è in primo luogo un autore innamorato del cinema. Evidentemente lo script che andava prendendo forma presentava elementi di indubbia forza cinematografica, suffragati dalla presenza di un caratterista meraviglioso come Orlando. E allora, avrà pensato il buon Nanni, perchè sacrificare l'anima intimista, privata del film? Si ha dunque l'impressione, dopo avere visto Il Caimano, che tutto funzionerebbe a meraviglia anche senza quei frammenti che rimandano direttamente al Premier (che infatti sono i peggiori dell'opera). E questa, credo, sia la vera forza del film.

GIUDIZIO: 8/10
SITO UFFICIALE: sacherfilm.eu

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Trailer

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Scheda del film:
Paese: Italia/Francia
Anno: 2006
Durata: 112 min/Colore
Genere: commedia  drammatica/ politico
Regia: Nanni Moretti
Soggetto : Nanni Moretti,  Heidrun Schleef
Sceneggiatura: Nanni Moretti,  Federica Pontremoli, Francesco Piccolo
Produttore : Angelo Barbagallo e Nanni Moretti
Casa di produzione: Sacher Film
Distribuzione (Italia): Sacher Distribuzione
Fotografia : Arnaldo Catinari
Montaggio: Esmeralda Calabria
Musiche: Franco Piersanti
Scenografia: Giancarlo Basili
Costumi : Lina Nerli Taviani
Presentato nella selezione ufficiale del Festival di Cannes

Interpreti e Personaggi:
Silvio Orlando: Bruno Bonomo
Margherita Buy: Paola Bonomo/Aidra
Jasmine Trinca: Teresa, giovane regista
Michele Placido: Marco Pulici / Silvio Berlusconi
Elio De Capitani: Silvio Berlusconi
Paolo Sorrentino: il marito di Aidra in "Cataratte"
Paolo Virzì: dirigente Maoista in "Cataratte"
Giuliano Montaldo: Franco Caspio, anziano regista
Tatti Sanguineti: Beppe Savonese, critico cinematografico

Candidature e Premi:
6 David di Donatello 2006: miglior film, miglior regista, miglior produttore, miglior attore protagonista (Silvio Orlando), miglior musicista, miglior fonico di presa diretta;
3 Nastri d'argento 2007: miglior produttore, migliore attore protagonista (Silvio Orlando) e migliore attrice protagonista (Margherita Buy).

· Enzo Ganci · Editoriali

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